giovedì 10 dicembre 2009

Troppi chihuahua nei canili, California costretta a farli emigrare

Sono il 30% dei trovatelli ospiti nei rifugi, troppi gli abbandoni.
Voli charter per trasferirli in altri Stati
MILANO - La scintillante Paris Hilton esibisce il suo Tinkerbell come un irrinunciabile accessorio, se lo porta quasi ovunque, lo coccola e lo sbaciucchia davanti alle telecamere e agli obiettivi dei fotografi. Ma anche un uomo grande, grosso e dall'aria vagamente rude come Mikey Rourke non ha esitato a presentarsi sul red carpet della scorsa edizione della Mostra del cinema di Venezia accompagnato dal suo minuscolo cagnolino. E come loro, con il chihuahua d'ordinanza, è solita farsi spesso vedere l'idolo degli adolescenti Miley Cyrys, che si è conquistata grande fama come protagonista della sit-com Disney, Hannah Montana. Insomma, il cagnolino in formato «toy» piace molto alle star e non è un caso che nella California patria di Hollywood sia la razza più gettonata. Ma, purtroppo, anche la più abbandonata. Al punto che i responsabili dei canili e dei rifugi di San Francisco, Oakland, Los Angeles lanciano l'allarme: abbiamo più chihuahua di quanti ne possiamo gestire. Con la conseguenza che presto saranno organizzati voli charter verso altri Stati, dove la richiesta di piccoli cani è elevata e l'offerta, perlomeno nei rifugi pubblici o gestiti da associazioni, piuttosto bassa.




UN CANE DA FILM - Il chihuahua è un cane molto popolare in terra hollywoodiana. Lo scorso anno, per dire, è uscito il film «Beverly Hills Chihuahua», la storia dell'altolocata cagnetta Chloe che, dopo essere stata smarrita dalla sua padroncina in Messico, deve sfuggire alle mire del cattivo di turno, il doberman Diablo. Proprio l'interesse mediatico e cinematografico attorno a questa razza rischia però di essere controproducente. Il «tutto esaurito» nei canili californiani, dove è chihuahua un cane su tre, ne è la dimostrazione. Perché in molti acquistano questi batuffolini a quattro zampe per far felici figli e nipotini o per accontentare mogli che, per spirito di imitazione delle star, non vogliono rinunciare al puppy da borsetta. Ma per quanto di piccola taglia, anche questi sono cani come altri. Che richiedono di essere portati a spasso, che si annoiano se restano soli, che necessitano di cure veterinarie. La conseguenza è che quando ci si rende conto - sempre troppo tardi - che malgrado le dimensioni e l'aspetto questi non sono giocattoli, la tentazione di prendere la via più breve, quella dell'abbandono, diventa forte. E stando ai numeri sono molti coloro che a questa tentazione hanno ceduto.

VOLI CHARTER - I responsabili dei canili sono preoccupati. Molte strutture hanno dovuto smantellare parte delle gabbie per i cani di grossa taglia e riconvertire quegli spazi per le esigenze dei «piccoletti» che sempre di più varcano le loro porte. Al rifugio dell'Oakland Animal Services, ha spiegato la direttrice Megan Webb all'Associated Press, i nuovi arrivi sono nell'ordine di una decina al giorno. I volontari hanno già provveduto a trasportare in auto un ceninaio di animali in altri Stati, dall'Oregon all'Arizona. E presto saranno organizzati nuovi voli charter per raggiungere altri angoli degli States. In città come New York e Washington la richiesta per cani di piccola taglia, più adatti alla vita in appartamento, è molto elevata. In California, invece, non si sa più dove metterli. Di qui la necessità di spostarli da una parte all'altra del Paese. Un'operazione che ha anche dei costi, che le organizzazioni volontarie non sono in grado di sostenere.

SPESE VETERINARIE E ABBANDONI - Gli esperti fanno notare come i chihuahua, se non tenuti a dovere, vanno incontro a molti rischi dal punto di vista della salute (LEGGI l'opinione della dottoressa Anna Negro) e di conseguenza richiedono poi un'assistenza veterinaria che ha costi elevati. Bazzecole per una Paris Hilton o un Mickey Rourke, ma veri e propri salassi per famiglie «normali» alle prese con la crisi economica. Quando la scelta di accogliere un cane in casa è dettata da forte motivazione, anche le spese del veterinario sono considerate come irrinunciabili e vengono sostenute anche al prezzo di molti sacrifici. Tutto cambia, invece, quando il cucciolo di turno - oggi il chihuahua, in un passato non troppo lontano i dalmata spinti dalla «Carica dei 101» o i labrador come l'irresistible protagonista di «Io e Marley» - viene scelto solo per moda. A questo si aggiunge il fatto che, ogni volta che qualcosa è trendy, il rischio che si mettano in moto mercati paralleli è molto forte e stando a quanto riferisce Dave Frangipane, responsabile della Chihuahua Rescue di Beverly Hills molti dei mini-cani in circolazione in California arrivano proprio da allevamenti fai-da-te messi in piedi per soddisfare la forte domanda e creare un piccolo business domestico. Un giro d'affari che come si vede non è senza conseguenze.

SENZA COLPE - I chihuahua, dal canto loro, non hanno colpe. Anzi, se potessero parlare probabilmente non direbbero grandi cose, non si metterebbero in posa davanti ai teleobiettivi. Quasi sicuramente, anche se avessero il dono della parola, si limiterebbero ad abbaiare. Così, tanto per ricordare che malgrado l'aspetto e la piccola taglia sono semplicemente dei cani, non certo giocattoli o accessori da esibire nelle serate di gala.

Alessandro Sala

lunedì 7 dicembre 2009

"Aboliremo la catena per i cani"

A Padova niente catena ai cani, se non per brevi periodi, e stop a esemplari esotici detenuti illegalmente. Il regolamento all'avanguardia annunciato dall'assessore comunale all'Ambiente, Alessandro Zan

È quasi pronto e verrà presentato in Consiglio comunale nel mese di gennaio. Per la prima volta sta per arrivare a Padova un «regolamento comunale sulla tutela degli animali». Una notizia su tutte: verrà abolita la catena per i cani. L’ideatore è Alessandro Zan, assessore all’Ambiente, che nelle prossime settimane darà il via a una serie di incontri con le associazioni Enpa, Lipu, Lega per la Difesa del Cane, Lav e Wwf. «È un regolamento all’a vanguardia e disciplina in modo chiaro tutte le azioni rivolte alla cura e custodia e alla tutela degli animali - spiega Zan - è già iniziata un’azione di confronto con il settore Ambiente, l’Usl rappresentata dal dottor Costa e anche la Provincia con l’assessore Fecchio, che sta collaborando con noi per estendere il regolamento anche ad altri Comuni della provincia». Nel nuovo regolamento si propone di disciplinare vari ambiti: dalla custodia dei cani, alla gestione delle colonie feline, fino alle modalità per tenere animali esotici o pericolosi, anche alla luce di quanto successo qualche mese fa in via Tomitano, dove un pitone è sbucato dal water di un’abitazione.«Sono previsti controlli e quindi anche sanzioni - precisa l’a ssessore - il regolamento disciplina tutto quello che non è previsto per la legge. Ci sarà una collaborazione con le guardie zoofile, molte delle quali lavorano già in modo stretto con le associazioni animaliste, per individuare e segnalare abusi. Ovviamente saranno coinvolti anche i vigili urbani». Qualche anticipazione? «Il regolamento cercherà di abolire l’utilizzo delle catene dei cani, salvo necessità temporanee, di poche ore. Dovrà essere garantita la libertà di movimento, con il filo lungo 5 metri e alto 2, su cui scorre una catena di almeno 4 metri. Inoltre controlleremo anche i metri quadrati del box in cui il cane viene tenuto. Purtroppo sugli animali regna troppa anarchia. Il nuovo regolamento verrà anche spiegato in tutti i quartieri cittadini, grazie alla collaborazione con l’assessore alla Partecipazione dell’Italia dei Valori Silvia Clai».

giovedì 3 dicembre 2009

A 92 anni fa testamento: una fortuna a chi baderà al gatto


A 92 anni, trovandosi a pensare a chi intestare l’ingente fortuna accumulata nella sua lunga vita, una signora non è riuscita a immaginare alcun essere umano che ne avesse più diritto di Tommasino. Chi è Tommasino? Il suo gatto, naturalmente. A cui Maria Assunta, classe 1917, senza figli, originaria di potenza ma da decenni abitante nella Capitale, ha deciso di lasciare una villa all'Olgiata, due appartamenti a Roma e Milano, conti correnti bancari e alcuni terreni in Calabria. Beni, sia chiaro, assolutamente “puliti”, nulla a che fare con ricchezze di derivazione mafiosa. Quanto a Tommasino, era ben poco pulito quando Maria Assunta lo trovò, abbandonato appena nato vicino a un cassonetto dell'immondizia.Ovviamente, Tommasino non potrà gestire da solo cotanta ricchezza. Ecco allora che il testamento olografo della 92enne, del quale sono nominati esecutori testamentari gli avvocati Anna Orecchioni e Giacinto Canzona, parla chiaro: diventerà il vero erede dell'ingente patrimonio chi, persona fisica o giuridica, individuo o associazione animalista, si occuperà del gatto. E alla morte di Tommasino, l'erede dovrà occuparsi degli altri animali abbandonati utilizzando un patrimonio stimabile intorno ai 10 milioni di euro. Intanto, messe in chiaro le cose, Maria Assunta torna a godersi il suo tempo. Perché, fanno sapere i legali, la signora gode di ottima salute.

sabato 14 novembre 2009

Sospesa l'asta dei beagle. I cani saranno venduti uno per uno

Con questa iniziativa viene in qualche modo scongiurata la possibilità che i cuccioli vengano acquistati in blocco magari da un'azienda che opera la vivisezione
Reggio Emilia, 14 novembre 2009. L’ISTITUTO vendite giudiziarie di Reggio, in accordo con l’ente riscossore Equitalia, ha deciso di sospendere l’asta dei cani beagle, provenienti dall’allevamento «Morini», prevista per il 18 novembre. Questo per permettere la vendita dei cani singolarmente. In questo modo chi ha chiesto di comprare anche un solo beagle lo potrà fare, dando la possibilità agli animali di trovare una famiglia che lo possa adottare.
Con questa iniziativa viene in qualche modo scongiurata la possibilità che i cuccioli vengano acquistati in blocco (la base d’asta era di 115mila euro) magari da una azienda che opera la vivisezione. Ieri l’istituto delle aste giudiziarie è stato tempestato di telefonate di singole persone che chiedevano di comprare i cani. «Comunicheremo prossimamente le nuove date nel pieno rispetto della legge – spiega il responsabile, Rocco Russo – cerchiamo di venire incontro alle esigenze di compratori e venditori, ma sempre nel pieno rispetto delle regole e consci anche del difficile e delicato compito che ha il nostro istituto».
Il tam tam ha dunque messo in moto la macchina della solidarietà per questi «Snoopy». Anche la responsabile dell’Enpa di Reggio, Stella Borghi, è stata letteralmente subissata di telefonate di tanta gente che ha accolto l‘appello anche dell’Enpa nazionale per acquistare all’asta i cuccioli Beagle provenienti dall’allevamento Morini.
«MI HA COMMOSSO la telefonata di una signora di Mantova – racconta Stella Borghi – che mi ha riferito che la figlioletta ha rotto il suo salvadanaio e con quei soldi vuole comprarsi un Beagle. La sensibilità dei bambini è davvero commovente. Alla fine vista la decisione di permettere la vendita singola dei cani, devo dire che questa volta ha prevalso la riflessione ed il buon senso».
Intanto la presidente nazionale dell’Enpa, Carla Rocchi, ha chiesto al Ministero di revocare all’impresa emiliana l’autorizzazione alla vendita per la sperimentazione (la «Morini» sta infatti continuando la sua attività»). «Il provvedimento di revoca – spiega Carla Rocchi – consegue dalla difficile situazione che la ditta Morini sta vivendo, specie nel caso in cui l’impresa non dovesse essere più in grado di esercitare la propria attività. Noi ci siamo sempre opposti alla vendita dei cani alla sperimentazione: sapere che, a fronte di una possibile chiusura dell’allevamento, i beagle possano essere comunque destinati a una vita di sofferenze è un pensiero che mi fa rabbrividire. Mi appello alla sensibilità di tutti cittadini, imprese e istituzioni, affinché ci permettano di offrire una possibilità di vita migliore a questi 278 cani».
di NINA REVERBERI

lunedì 19 ottobre 2009

ANIMALI: IN MOLISE PREMIO 200 EURO PER CHI ADOTTA CANE


(ANSA) - CAMPOBASSO, 19 OTT - Duecento euro, una tantum, a chi decide di adottare un cane custodito nel canile municipale. E' l'iniziativa del Comune di Petrella Tifernina (Campobasso) che mira a ridurre il fenomeno del randagismo e dell'abbandono. La campagna di sensibilizzazione dal titolo 'Cerco padrone di razza, il bastardo l'ho gia' avuto', e' pubblicata sul sito web del Comune con foto e schede degli esemplari in cerca di una famiglia. (ANSA).

giovedì 15 ottobre 2009

Animali da affezione. Da domenica a Pescara stands informativi


PESCARA – Spesso si prende in casa un animale di affezione senza sapere come va gestito, il più delle volte va tutto bene, ma spesso accade che non si riesce a relazionare con l’animale oppure non si tiene conto delle esigenze delle animali, e così la via più breve diventa la casa dell’amico in campagna oppure l’abbandono. Queste mattina, nella sala della giunta del Comune di Pescara, sono state analizzate queste problematiche. L’assessore alle Politiche Sociali Guido Cerolini ha presentato un’iniziativa della Lav con la collaborazione di altre associazioni proprio volta ad informare il cittadino per una proprietà responsabile e consapevole. Da domenica 18 fino alla fine di dicembre in piazza Sacro Cuore saranno allestiti stands informativi a cura della Lav, Diapason, Miss e Mister Dog e Apnec. “Senza la collaborazione delle istituzioni –ha affermato Antonella Agostini responsabile provinciale della Lav- i progetti di questo tipo non hanno un futuro. Con successo sono state portate avanti le campagne contro il randagismo, la prevenzione, la sterilizzazione. I risultati ci sono stati grazie anche ad un servizio veterinario della offrendo un supporto qualificato per la sterilizzazione. Però c’è bisogno di informazione qualificata, per questo la Lav in questa iniziativa, ha scelto del partners qualificati”. Flavia Baccile dell’Apnec Abruzzo ha affermato: “La nostra è una realtà nata nel 2002 a livello nazionale ed ha come finalità la formazione di educatori e rieducatori per cani. L’educatore offre gli strumenti per una convivenza ideale, mentre il reiducatore va a sanare errori fatti. Dare vita ad uno sportello informativo è importante e l’Apnec ha l’esigenza di scender nella piazze per informare”.

“Operariamo nel campo della Pet Therapy – ha affermato Caterina Di Michele di Diapason- diffonderemo informazioni sulla nostra attività. In queste domeniche faremo delle piccole attività ludiche con conigli e cani per i bambini”. Stefany Ciancetta di Miss e Mister Dog “Bisogna lavorare nel rapporto di coppia fra cane e proprietario. Rapporto che deve essere tutelato , facendo conoscere la psicologia dell’animale che è individuale. Ad esempio stiamo facendo dei corsi per operatore cinofilo. Spesso si svolge volontariato nei canili però non si capisce cosa vuole quel cane in gabbia. Il corso fornisce tutte le nozioni necessarie per lavorar a stretto contatto con cani, sia periodicamente che saltuariamente, in modo da diventare persone qualificate nella gestione delle esigenze psico-fisiche del cane nei diversi contesti”. “Gli stands allestiti –ha spiegato l’assessore Cerolini- serviranno per fornire le informazioni necessarie quando si vuole portare a casa un cucciolo, ed in inoltre verranno fornite notizie sulle adozioni di animali che soggiornano nel nostro canile. Ci saranno anche cani e gatti adottabili che saranno affidati dopo un’attenda analisi del contesto familiare, per evitare che gli stessi possano tornare di nuova sulla strada oppure nella gabbia”. Gli stands saranno aperti dalle 12 alle 20 ogni domenica.

martedì 13 ottobre 2009

ANIMALI: ANCHE IN ITALIA LINEA DURA, REATO TRAFFICO MA ANCHE TAGLIO CODA


(ASCA) - Roma, 13 ott - ''Una grande alleanza con il Ministro Frattini e un forte impegno per porre fine al traffico vergognoso e illegale di cuccioli . Finalmente con l'approvazione del Ddl di ratifica della Convenzione Europea sulla protezione degli animali da compagnia il traffico illecito di cuccioli sara' reato ''. Cosi', il sottosegretario alla Salute Francesca Martini che oggi, insieme al Ministro degli Esteri Franco Frattini ha presentato il Disegno di Legge di ratifica della Convenzione Europea sulla protezione degli animali da compagnia.'' Avevamo fatto una promessa in questo senso diversi mesi fa e sono orgogliosa di poter dire che l'abbiamo mantenuta'', ha aggiunto.Il ddl e' stato approvato dal Consiglio dei Ministri del 2 ottobre scorso. Con questo atto normativo, oltre a ratificare la Convenzione del Consiglio d'Europa di Strasburgo emanata nel lontano 1987, sono state introdotte importanti modifiche al Codice Penale.In particolare, il taglio della coda, delle orecchie, e altre mutilazioni non motivate da esigenze terapeutiche, sono diventati reati penali attraverso la modifica dell'art. 544 ter del Codice Penale.Inoltre, e' stato introdotto il reato di traffico illecito di cani e gatti con un inasprimento delle pene in caso di cuccioli di eta' inferiori a otto settimane. Infine sono previste sanzioni anche per chiunque introduce nel territorio nazionale cani e gatti non identificati e sprovvisti di certificazione sanitaria cosi' come previsto dalla normativa vigente.L'Italia introduce legalmente annualmente diverse partite di cuccioli, destinati ai vari negozi di animali per la successiva commercializzazione, da Paesi comunitari quali, ad esempio, Ungheria Slovacchia, Repubblica Ceca e Polonia. Non vengono invece effettuate importazioni commerciali di cuccioli dai Paesi terzi.Gli scambi commerciali con i Paesi membri dell'Unione europea sono disciplinati da specifiche norme comunitarie che fissano concrete condizioni e le necessarie garanzie per tutelare la salute e il benessere degli animali.Le ditte che vogliono importare i cuccioli devono essere registrate presso gli Uffici veterinari per gli adempimenti comunitari (Uvac) e notificare preventivamente l'arrivo a destino degli animali alle Autorita' sanitarie.Inoltre, anche lo Stato membro che spedisce gli animali comunica preventivamente alle Autorita' dello Stato destinatario, attraverso il sistema informatizzato TRACES, l'avvenuto rilascio della certificazione sanitaria per lo scambio commerciale: quanto appena delineato permette alle Autorita' veterinarie di poter predisporre controlli puntuali e mirati a destino.res-mpd/cam/rob

lunedì 12 ottobre 2009

«Ogni anno in Italia uccisi 25 mila cani»

La denuncia dell'Aidaa: battute di caccia ai randagi nelle regioni del Sud,
polpette avvelenate in quelle del Nord
ROMA - Ogni anno in Italia vengono uccisi almeno 25 mila cani, tra randagi e di proprietà. Secondo l’Aidaa, a questi numeri vanno aggiunti gli almeno 5 mila cani che ogni anno rimangono vittime di incidenti di caccia, secondo i dati Federcaccia. La maggior parte dei randagi viene uccisa con bocconi avvelenati che da qualche mese sono proibite per legge, ma in alcune regioni del sud (dati di Calabria, Sicilia, Puglia e Lazio) diverse centinaia di cani randagi sarebbero stati eliminati a fucilate in vere e proprie battute di caccia organizzate, in alcuni casi, anche con il tacito consenso delle amministrazioni locali. I dati sono stati raccolti tra settembre 2008 e agosto 2009 e «vanno a sommarsi - dice Lorenzo Croce, presidente nazionale di Aidaa - agli oltre 750mila cani maltrattati e tenuti in condizioni di vita inadeguata».
POLPETTE AVVELENATE - Non mancano comunque episodi di abbattimento di gruppi di cani randagi anche al Nord, alcune segnalazioni ci sono giunte dal nord della Lombardia (Brescia-Bergamo e Sondrio), dal Veneto (Padova,Vicenza, Verona e Treviso) e dal Piemonte anche in questi casi il metodo preferito è quello dello spargimento di polpette avvelenate, che provocano agli animali una morte lenta ed atroce.
STRANGOLATI DAI PADRONI - Capitolo a parte per i circa 4 mila casi raccolti di cani di proprietà uccisi direttamente dai proprietari o in quanto anziani e abbattuti senza ausilio dell’eutanasia. Ci sono poi casi di atti di vero e proprio sadismo, scrive l’Aidaa, nei confronti di cani ammazzati attraverso strangolamento, o legati dietro ad automobili e fatti correre fino alla morte, o di cani seviziati dai proprietari e poi finiti a colpi di bastone. Nel corso del 2008 inoltre si sono verificati almeno tre casi di cani strangolati per mano dei propri padroni e di cinque cani di media taglia finiti attraversamento il sistema dello sgozzamento.
MORTE SULLE STRADE - Inoltre, riferisce l’Aidaa, almeno 800 cani sono morti ammazzati dalle automobili e dai camion sulle strade ed autostrade italiane nel corso dell’estate 2009 in quanto abbandonati dai loro proprietari, le regioni che vantano il maggior numero di cani vittime della strada sono Veneto, Lazio e Puglia. La pratica della mattanza dei cani randagi, secondo l’Aidaa, è «molto più vasta» rispetto ai numeri denunciati, in quanto sono molteplici le segnalazioni che giungono dal sud, ma anche da alcune regioni del centro Italia. «Migliaia di cani» tenuti in canili e rifugi «controllati dalla malavita» sarebbero stati soppressi «ma la loro morte non sarebbe segnalata in quanto continuando a risultare ospiti dei canili la malavita che gestisce queste strutture, ed in Italia sono almeno duecento - conclude Croce - intascano migliaia di euro al mese dagli enti locali per il mantenimento di cani che in realtà sono morti».

giovedì 8 ottobre 2009

ANIMALI: MIN.SALUTE TRASFERISCE CANI MATERA. DENUNCIATI PROPRIETARI


(ASCA) - Roma, 8 ott - Trasferiti su indicazione del ministero del Welfare i cani detenuti in locali demaniali del comune di Matera. Lo rende noto lo stesso ministero facendo riferimento al servizio televisivo andato in onda nella trasmissione ''Striscia la Notizia'' nella serata del 6 ottobre scorso che denunciava la presenza di numerosi cani, alcuni dei quali in stato di gravidanza e cuccioli di pochi giorni per lo piu' sprovvisti di identificazione, detenuti in locali demaniali del Centro Storico del Comune di Matera e precisamente nella localita' turistica dei ''Sassi di Matera''. L'intervento dei Carabinieri dei NAS si e' svolto tempestivamente i 7 ottobre, congiuntamente al Servizio Veterinario di Matera. In seguito a tale indagine - riferisce il ministero - i cani sono stati immediatamente trasferiti al canile sanitario comunale per l'accudimento e le prime cure.E', infatti, emerso che i cani erano detenuti in locali inidonei, umidi, senza pavimentazione adeguata, non sufficientemente illuminati e privi di approvvigionamento di acqua potabile.I proprietari degli animali sono stati segnalati all'Autorita' Giudiziaria per violazioni riconducibili al maltrattamento degli animali nonche' per non aver provveduto all'identificazione degli animali e alla relativa registrazione presso l'anagrafe canina.res-mpd/cam/bra

mercoledì 7 ottobre 2009

Il Codacons: "Il patentino per cani? Una bufala colossale"

Nei giorni scorsi l'associazione aveva denunciato il sottosegretario alla Salute
e chiede il divieto per i pitbull

MILANOIl "patentino" per i proprietari di cani, presentato oggi a Roma dal sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, è secondo il Codacons «una bufala colossale». A differenza da quanto chiesto dall’associazione consumatori, infatti, «il patentino sarà obbligatorio solo ex post, ossia dopo che il cane avrà già dimostrato al veterinario di essere aggressivo e pericoloso». Cioè «dopo che avrà morsicato e ridotto in fin di vita qualcuno», riflette il Codacons in una nota. «L’ordinanza della Martini, infatti - continua - all’art. 3 comma 2 stabilisce che i servizi veterinari decideranno le misure di prevenzione e la necessità di un intervento terapeutico comportamentale ’nel caso di rilevazione di rischio potenziale elevato, in base alla gravità delle eventuali lesioni provocate a persone, animali o cosè, ossia solo dopo che le aggressioni si sono verificate. Anzi, non basterà essere morsicati, ma occorrerà che le lesioni provocate dal cane siano gravi. Anche per questo il Codacons ha deciso di fare causa al ministero della Salute», ricorda l’associazione che aveva annunciato l’iniziativa nei giorni scorsi. «Il presupposto della causa è che il ministero, ed in particolare il sottosegretario Martini, è responsabile di aver cancellato con una ordinanza la lista delle 17 razze ritenute potenzialmente più pericolose, tra le quali appunto il pitbull, eliminando così tutti i rimedi che finora aveva concretamente ridotto le aggressioni», osserva. «Non è possibile avere regole identiche per i cocker e i pitbull - sostiene l’associazione - visto che questi ultimi hanno una presa incredibilmente più salda rispetto a tutte le altre razze e sono così potenti e massicci da essere più impegnativi di tutti gli altri. Così impegnativi che il Codacons chiede di vietarne la libera vendita», ripete. «Sono cani potenzialmente troppo pericolosi per poter essere venduti a chiunque ne faccia richiesta, come se si trattasse di un cocker. Il Codacons chiede dunque l’obbligo del patentino per chi ha già questi cani e chiede che per il futuro non siano più allevati e venduti liberamente», dichiara il presidente dell’associazione, l’avvocato Marco Maria Donzelli.

martedì 6 ottobre 2009

Cane cattivo? Arriva il patentino

Le nuove norme: corsi di recupero obbligatori in caso di aggressioni gravi

ANTONELLA MARIOTTI
TORINOLa domanda è sempre quella. Cani pericolosi o proprietari incapaci e più pericolosi dei loro animali? Una risposta sta cercando di darla Francesca Martini, sottosegretario alla Salute. Da ieri l’ordinanza del 3 marzo 2009 sulla «tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani» è diventata una realtà: le amministrazioni comunali ora dovranno organizzare corsi di «formazione» per proprietari di cani, soprattutto quelli di grande taglia o di razze selezionate per la guardia.I corsi sono volontari, diventano obbligatori solo se il cane è già stato segnalato per un’aggressione. «È stato un grande lavoro, un confronto costante con tutte le parti, veterinari e associazioni animaliste». Il sottosegretario Martini ha riunito allo stesso tavolo animalisti, responsabili Asl, veterinari: «E’ stato impegnativo - spiega - ma abbiamo dato soprattutto voce alla parte scientifica. L’eliminazione della lista nera dei cani pericolosi proviene proprio da una base scientifica e non emotiva».Contro la scomparsa della black-list si è schierato il Codacons: «Il patentino - attacca l’associazione dei consumatori - non sarà obbligatorio nemmeno per i proprietari di pitbull e rottweiler. Sarà indispensabile solo dopo che il cane avrà già dimostrato al veterinario di essere aggressivo e pericoloso, ossia dopo che avrà morso e ridotto in fin di vita qualcuno...».Tra la Martini e gli animalisti al tavolo c’era anche Pasqualino Santori, presidente del comitato di bioetica veterinaria. «Quello che volevamo sottolineare - ha spiegato - è che non tutti i pitbull sono pericolosi, e che pur mantenendo l’attenzione su questi, bisogna allargarla ad altre razze, stando attenti a tutte le situazioni potenzialmente pericolose, non determinate dal patrimonio genetico, ma frutto di concause». Santori ha poi ricordato come, in ogni caso, le aggressioni di cani sono «molto rare, quattro volte meno della probabilità di essere colpiti da un fulmine. Ma la paura c’è, alimentata da una vecchia cultura, di quando essere morsi da un cane poteva voler dire morire di rabbia, una morte orribile».Un lavoro difficile è stato anche mettere d’accordo tutte le «anime» del mondo animalista. «Tutti in sintonia su una cosa - spiega ancora la Martini - la lista di proscrizione è inadeguata scientificamente ed è una foglia di fico. Ci sono padroni irresponsabili che possono far diventare pericolosi anche dei cani meticci, sono persone che utilizzano l’animale per esprimere la propria irresponsabilità. Ora la spetta ai Comuni: noi forniamo il materiale, preparato dai veterinari, le associazioni sono disposte a collaborare».Il patentino è gratuito: «Spero che molti proprietari seguano i corsi anche se non obbligati - spiega Martini - perché daranno loro gli strumenti per una convivenza serena tra il loro cane e i vicini di casa, ad esempio. Le lezioni sono semplici, accessibili a tutti».Il corso, ha spiegato Carlotta Bernasconi, vicepresidente della Fnovi, la federazione dei veterinari, «inizia con informazioni sulle origini del cane, sulle esigenze come animale sociale, per passare poi allo sviluppo comportamentale. Il percorso dà particolare rilevanza al problema della comunicazione del cane, per imparare a interpretare i suoi comportamenti. Si parlerà anche di quali possano essere i «campanelli d’allarme» per comportamenti aggressivi, che devono preoccupare e che devono essere valutati da un veterinario».Un capitolo importante è dedicato alla convivenza cane-bambino, affinché non si verifichino più episodi tragici di aggressività in casa e in presenza di bimbi piccoli.

sabato 3 ottobre 2009

Vietati gli interventi per abbellire i cani

Tratta di cuccioli, fino a 15 mesi di carcere.
Sanzioni penali per operazioni «estetiche» a coda e orecchie

ROMA — Mai più cuccioli clandestini. La tratta di cani, gatti importati in Italia per vie illegali subisce un duro colpo dopo l’approvazione di una leg­ge severa in Consiglio dei mini­stri. I trafficanti saranno puniti con pene severe, fino a quindi­ci mesi di reclusione e anche più se gli animali hanno meno di otto mesi. È uno dei puntI fondamen­tali del provvedimento propo­sto dal ministro degli Esteri, Franco Frattini, per recepire una vecchia Convenzione euro­pea. Diventano penali altri rea­ti ai danni dei più deboli. Ab­bandono, maltrattamento, ta­glio di coda e orecchie per fini estetici e in generale tutti gli in­terventi chirurgici che genera­no sofferenza, comprese l’asportazione di unghie e den­ti.La legge dovrà essere esami­nata da Camera e Senato ed es­sere votata entro Natale, come ha annunciato Frattini: «La Convenzione riguarda milioni di famiglie italiane. Solo negli ultimi undici mesi circa 70 mi­la cuccioli sono arrivati nel no­stro Paese illegalmente. Un fe­nomeno di dimensioni inaccet­tabili ». Sanzioni per i negozian­ti che si prestano a vendere cuccioli senza certificato, ri­schi di vedersi ritirare la licen­za per i trasportatori.Il provvedimento si inseri­sce in un quadro di iniziative legislative a favore degli anima­li che acquistano diritti propri di tutti gli esseri «senzienti». È appena stata presentata una sorta di testo unico su iniziati­va del sottosegretario al Welfa­re, Francesca Martini: «La rati­fica della Convenzione firmata nel 1997 a Strasburgo è il risul­tato della collaborazione col ministero degli Esteri. Vengo­no introdotte importanti novi­tà. In particolar modo, taglio di orecchie e coda diventano reati penali attraverso la modi­fica dell’articolo 544ter del Co­dice penale. Pene severe anche per chi porta in Italia cani o gat­ti non identificati e sprovvisti di certificazione».L’Associazione nazionale medici veterinari (Anmvi) at­tendeva da tempo: «Il traffico illegale non sembra avere in­flessioni e abbiamo difficoltà a fronteggiarlo perché è causa di gravi problemi sanitari». Carla Rocchi, presidente dell’Enpa, Ente protezione animali descri­ve una realtà drammatica: «Le frontiere sono un colabrodo. I cuccioli importati con viaggi faticosi per ogni via muoiono o si ammalano. Sono accompa­gnati da falsa certificazione per essere venduti come prove­nienti da allevamenti italiani».
Margherita De Bac

Animali spediti in scatola. La Lav: chiudere l’azienda


BASSANO DEL GRAPPA – Un appello alla Procura della Repubblica di Bassano, affin­ché interrompa l’attività di chi per lavoro spedisce «pic­coli animali esotici vivi per posta, li sottopone a viaggi di durata indefinita, rinchiu­si in pacchetti ermeticamen­te sigillati, senza possibilità di respirare, né indicazioni del contenuto sulla confezio­ne ». A farlo è la Lega antivivi­sezione (Lav) che punta il di­to contro un’azienda vicenti­na, pur precisando che è «in compagnia di altre»: il «miri­no » è rivolto al negozio «Na­tura Viva» di Bassano del Grappa, specializzato nella vendita online di animali eso­tici, e finito l’altra sera all’in­terno del tg satirico Striscia la notizia di Canale 5. Dal ne­gozio però respingono le ac­cuse: «Le nostre spedizioni sono conformi alla legge, lo ha accertato nei giorni scorsi anche il Corpo Forestale».
Gli ambientalisti segnala­no le attività del negozio bas­sanese da oltre un anno e mezzo. L’azienda infatti, pro­tagonista di un servizio tv an­dato in onda su «Striscia» nella serata del primo otto­bre, già nel 2008 era stata og­getto di denuncia della Lav, depositata alla Procura della Repubblica di Bassano: con l’esposto si segnalava la prati­ca di spedire animali vivi. Nelle immagini di «Striscia» viene riportata un’intervista al Corpo Forestale che segna­la come pratica illecita la spe­dizione di animali vivi, e suc­cessivamente un tentativo di intervista nel negozio bassa­nese, che finisce in un vivace battibecco per impedire di fa­re immagini, fra il negozian­te Roberto Baccin e i giornali­sti del tg satirico. Alla fine i giornalisti mostrano l’auto e la telecamera pesantemente danneggiate, e ne attribuisco­no la responsabilità all’inter­vistato. «Natura Viva» è pre­sente anche su internet, nel sito web vengono mostrati i tipi di animali che vengono venduti via posta: principal­mente tartarughine e piccoli rettili. «Purtroppo 'Natura Viva' non è l’unica azienda a proporre questo tipo di ven­dita – commenta Nadia Ma­sutti, responsabile Lav setto­re Animali esotici – il merca­to dei piccoli animali esotici da compagnia, che ha preso recentemente una piega esponenziale in Italia, va argi­nato con fermezza: molte so­no specie protette di cui è re­golamentata o vietata la com­mercializzazione ».
Secondo la Lav la vendita per posta è illegale: «E’ ricor­dato anche nel sito di Poste Italiane, e nel merito si è espressa anche l’Avda (Asso­ciazione Veterinaria per i Di­ritti Animali) secondo cui 'le eventuali conseguenze del trasporto vanno valutate in riferimento a quanto previ­sto dalla legge 189\04 che pu­nisce i comportamenti che inducono sofferenza».
Dal negozio bassanese re­spingono al mittente le accu­se di Lav e «Striscia». «Ho trovato tre persone dentro la mia proprietà che filmavano e registravano, nonostante gli inviti non sono usciti e mi hanno aggredito – dichia­ra Baccin – Martedì gli agen­ti della Forestale di Milano hanno svolto un accertamen­to nel nostro negozio, non hanno rilevato nulla di irre­golare nell’attività e nelle spedizioni e hanno fatto due verbali con cui lo attestano. Nessuna denuncia, nessun sequestro». Baccin ribadisce di operare secondo la legge: «La magistratura indaga da due anni, ma non ha trovato nulla perché è tutto in rego­la: da 15 anni spediamo gli animali secondo le normati­ve del settore. I pacchetti non sono ermetici, o gli ani­mali morirebbero, ma sono fatti secondo quanto previ­sto dall’azienda sanitaria lo­cale. Se Striscia avesse fatto regolare richiesta, avrei auto­rizzato le immagini».
Andrea Alba

giovedì 1 ottobre 2009

Tornatore, sgozzare tori non è azione da Oscar

Apprendo che Baarìa, l’ultimo film di Giuseppe Tornatore, è stato designato dall’Anica a rappresentare l’Italia nella corsa al premio Oscar. Sarà contento il regista, forse un po’ meno del botteghino, dove ci si aspettava maggior trionfo. Può darsi che un freno all’invasione delle sale cinematografiche sia anche dovuto a una scelta del regista duramente, e giustamente, stigmatizzata non solo dagli animalisti, ma anche da chi possiede un minimo di sensibilità nei confronti degli animali. La polemica riguarda la scena in cui un bovino viene crudelmente ammazzato con un punteruolo conficcato nella fronte, quindi sgozzato, ancora vivo. Mentre il sangue esce copioso, dai vasi recisi, viene raccolto per essere dato, come corroborante, a una donna incinta...La Lav ha denunciato subito l’episodio ai media, mentre l’associazione dei consumatori Codici ha invitato la gente a disertare le sale cinematografiche dove il film viene proiettato. «Col film Baarìa siamo tornati di colpo indietro di 50 anni, quando per girare i western si uccidevano i cavalli facendoli realmente cadere da scenografici dirupi», denuncia Valentina Coppola, responsabile della sezione ambiente del Codici di fronte alla truculenta uccisione avvenuta per il film di Tornatore. E al di là della scelta di una ricostruzione realistica di quei tempi bui, nella fase di transizione dal fascismo al comunismo, quello che fa riflettere è, prima di tutto, se di queste scene violente ce ne sia proprio la necessità, specie in una pellicola visibile a ogni tipo di pubblico, senza alcun limite di età. Tornatore ha chiarito che la scena non poteva essere evitata. Sicuramente un virtuosismo artistico di incommensurabile valore. Lo stesso regista, in una conferenza a Firenze, ha affermato di aver tentato con gli effetti speciali, ma non funzionavano. Non si pretende che arruolasse Douglas Trumbull, il supervisore degli effetti speciali di capolavori quali 2001 Odissea nello Spazio, Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo e Blade Runner, ma era sufficiente un computer e uno che lo sapesse usare per «taroccare» la scena, ma renderla realistica. Evidentemente in Tunisia Tornatore non disponeva di questi raffinati mezzi. Aveva solo il punteruolo.Il regista, nel suo delirio di ricostruzione della realtà più realista, ha invece preferito andare in un macello tunisino e filmare quel che si usava fare decenni fa per i grossi animali, prima che comparissero la pistola a proiettile captivo o l'elettrocuzione (scossa elettrica), metodi di stordimento ritenuti umanamente accettabili. «Tanto» ha detto «qui ne ammazzano così, diversi al giorno». Viene in mente la donna che compra la pelliccia di visone. «Tanto i visoni erano già morti». Intanto la scena è girata in Tunisia, lontano dalle severe leggi italiane.Vuoi mostrare la dura realtà dei tempi senza effetti speciali? Bene, allora gira in Italia e prenditi le tue responsabilità, caro regista, altrimenti ti becchi giustamente gli epiteti che stanno girando sul Net circa il tuo operato. D’altronde, nel film, durante il racconto del passato al ragazzo, si vede improvvisamente la testa di un uomo spappolata da un colpo sparato a bruciapelo. Fiction o realtà? Effetti speciali o Tornatore ha pagato per rappresentare realisticamente la scena, girandola magari in Cina o in Algeria, dove qualcuno che per dieci euro spara o sgozza davvero (uomini), si trova a ogni angolo di strada? Qui gli effetti speciali hanno funzionato, almeno si spera, con i bovini no. Che strana regia.

sabato 26 settembre 2009

Abruzzo, lotteria a favore dei cani soli

Domenica 27 settembre,
Kaspar Capparoni, insieme al Commissario Rex,
testimonial di una lotteria a favore dei cani rimasti soli dopo il terribile terremoto in Abruzzo
Si terrà domenica 27 settembre, presso il centro Indiana Kayowa a Roma, in via dei Due Ponti, a partire dalle 10,00, il secondo incon- tro internazionale del Pastore Svizzero Bianco. All’interno della manifestazione, patrocinata dall’Assessorato per le Politiche del Turismo, dello Sport e Giovanili della Provincia di Roma, si svolgerà una lotteria di beneficenza a favore dei cani rimasti soli dopo il terremoto in Abruzzo. Il ricavato sarà utilizzato per fornire cibo e sostenere i canili della Regione.Testimonial dell’iniziativa è Kaspar Capparoni, che sarà presente insieme al Commissario Rex, suo inseparabile compagno nella fiction che li vede protagonisti.L’attore, che possiede sette esemplari di Pastore Svizzero Bianco, conferma ancora una volta il suo impegno per la difesa dei diritti degli animali.Nel corso della giornata si terranno esibizioni di agility dog e free style, simulazioni da parte della Protezione Civile, dimostrazioni di unità cinofile dell’associazione PIVEC che sono intervenute in Abruzzo subito dopo il terremoto e di unità cinofile della Scuola Italiana Cani Salvataggio.

venerdì 25 settembre 2009

CINEMA: MANNUCCI (PDL), SCHIFATA DA 'BAARIA' CON BOVINO UCCISO CON PUNTERUOLO


Roma, 25 set. - (Adnkronos) - "Mi unisco alle proteste delle Associazioni animaliste contro il film 'Baaria' di Giuseppe Tornatore. Sono profondamente amareggiata e schifata dalla scena in cui il regista ha fatto uccidere barbaramente un bovino con un punteruolo conficcato nella fronte del povero animale prima di sgozzarlo facendolo morire dissanguato". Lo afferma Barbara Mannucci del Pdl. "Ovviamente -continua Mannucci- la scena e' stata girata in un Paese come la Tunisia che non conosce neanche lontanamente cosa voglia dire rispetto per gli animali". ''Stiamo facendo tanto in Italia per far capire alle persone che anche gli animali hanno diritto di essere rispettati e per questo -prosegue Mannucci- spero che si prendano seri provvedimenti nei confronti del film e del regista che, se avesse fatto una cosa simile in Italia sarebbe stato punito penalmente per maltrattamenti poiche' la macellazione -conclude- e' stata effettuata senza stordimento e al di fuori di un macello autorizzato. Spero vivamente che tutti gli amici degli animali non vadano a guardarlo come sicuramente faro' io''.

sabato 29 agosto 2009

La tratta dei cani


Evaristo ci è andato in aereo, Bella in auto. Entrambi hanno lasciato la sbobba di un canile del Sud Italia per una pappa inzuppata di crauti. Dal 2003 vivono a Colonia, in Germania, emigrati per colpa (o grazie, a seconda dei punti di vista) di un’associazione animalista italiana, Diamoci la zampa, e di una tedesca, il club Hundepfoten in Not. Insieme con altri milioni di cani italiani. A chi critica il traffico chiedendo ai teutonici se non ne abbiano abbastanza dei randagi di casa propria, loro rispondono con una massima della tradizione: non si possono aiutare tutti, dice l’egoista. E non aiuta nessuno. Sarà. Ma i migranti in Nord Europa puzzano. Eccome.
L’allarme sugli strani traffici oltreconfine è stato lanciato dal ministero della Sanità italiana già nel 1993. Da allora, però, nulla è cambiato. I nostri quattro zampe vengono infilati dentro trasportini di fortuna e spediti in massa in Germania, Svizzera, Austria, Belgio, Olanda e in Europa dell’Est. Tramite associazioni quando va bene. Tramite prestanome che li cedono subito a venditori che poi li fanno sparire, quando invece no.
Ogni mese, per esempio, partono carichi di cani dalla Puglia: almeno duecento per volta, dai canili di Brindisi, Lecce e Taranto. «In cambio ottengono pacchi di mangimi e medicinali delle migliori marche», dice Maria Teresa Corsi, della Lega per la difesa del cane. La sua associazione ha messo perfino una taglia: duemila euro a chi segnala i trafficanti. «Se, come dicono gli autotrasportatori fermati dalla polizia, su questi cani non c’è profitto, perché arrivano i doni dalla Germania? E chi le paga le spese di trasporto?».
L’affare bestiale
Altri carichi sono stati scoperti e sequestrati in tutto il Sud, da Ischia alla Sicilia. Ma perché Germania, Svizzera e Austria tengono tanto ai nostri amici quattrozampe meridionali e non si accontentano dei loro? Chi guadagna sulla tratta? I veri affari, come sempre, li fanno gli umani. La Germania, infatti, i cani randagi non li regala, ma li vende. Chi vuole ritirare un animale e salvarlo da un canile tedesco, deve lasciare dai 300 ai 400 euro, pure per un banale meticcio. Il prezzo scende se l’animale è anziano, ma non si va sotto i 200 euro. La chiamano “tassa di protezione animale”, una sorta di rimborso spese. Più cani vengono adottati, e in fretta, più i canili d’oltralpe ci guadagnano. Su zergportal.de/baseportal/tiere/HappyEnd si trovano i cani già “piazzati” in Germania. Sono 17.749. A duecento euro l’uno, fanno tre milioni e mezzo di euro tutti guadagnati. Chi “esporta” la merce ha un compenso, la Germania è generosa. Pace, dicono gli animalisti: gli umani ci guadagneranno, ma i cani pure. Sempre meglio venduti là ma poi adottati piuttosto che qua, a marcire in una celletta tre metri per due a Cicerale.
Il guaio vero, però, è quando i cani partiti dall’Italia spariscono. Non vengono più trovati nei canili. Semplicemente, varcano il confine ed è come se non fossero mai esistiti. Nel 2007 al porto di Ancona fu bloccato un carico di 102 randagi. I giornali tedeschi pubblicarono le foto di bambini biondi che piangevano, aspettando invano il loro cucciolo italiano. L’associazione Thierilfe Korfù, destinataria di 60 di quei cani, pretese l’intervento di Fiona Swarovski, erede della dinastia dei cristalli nonché moglie del ministro delle Finanze austriaco, Karl Heinz Grasser, e di Christine Haffa, signora dell’influente immobiliarista Florian Haffa. Ma i Nas non si fecero intimidire: i passaporti degli animali erano contraffatti, il traffico era illecito e la destinazione ignota. Il timore: che fossero destinati non alle famigliole crucche ma alle sperimentazioni nei laboratori.
Dice l’Enpa, nella sua petizione “Ti deporto a fare un giro”: «In alcuni casi in cui è stato possibile fare controlli, i cani non sono stati più trovati. Organismi ufficiali hanno recuperato, in laboratori di vivisezione, animali di proprietà rubati». Il sospetto dunque è che i nostri emigranti vengano usati per la vivisezione, e per i test chimici o farmaceutici. La Lav dice oggi che per testare tutte le sostanze chimiche da registrare in Europa secondo la legge, verranno sacrificati 54 milioni di animali. «Nei test di tossicità per lo studio delle sostanze chimiche gli animali sono obbligati a ingoiare vernici, colle, pesticidi e disinfettanti, vengono inseriti in camerette contenenti vapori chimici che sono costretti a respirare, la loro pelle e i loro occhi vengono spalmati con i prodotti da testare per verificare il livello di corrosione, irritazione, arrossamento», spiega Michela Kuan, biologa responsabile Lav settore Vivisezione. E allora servono topi, ma pure cani e gatti in gran quantità.
Sola andata
A Bologna una signora rimasta anonima ha segnalato «alcuni medici che cercano persone conniventi che si fingono "adottanti" dietro compenso. Lo scopo è rivendere cuccioli e cani di piccola taglia ai laboratori che pagano bene». In un dossier appena compilato, l’Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa) scrive che esiste «un traffico di cani provenienti dalle regioni del Sud Italia. Gli animali sono avviati clandestinamente al Nord, raccolti in rifugi abusivi, e poi mandati ai laboratori che li ordinano. Un giro d’affari che supera abbondantemente i 30 milioni di euro l’anno» e che interessa 150 mila cani. E poi lo ha detto anche l’onorevole Gianni Mancuso, firmatario di un’interrogazione parlamentare: «Sotto la falsa facciata delle adozioni di animali all’estero si nasconde in realtà una speculazione sulla pelle dei poveri animali che passano di mano in mano sino, in alcuni casi, a diventare cavie per i laboratori del Nord Europa». Un poliziotto della Val Vibrata, G.F. di Tortoreto, ha presentato un esposto alla Procura: lui ha visto. «Sorge il sospetto - scrive il poliziotto - di traffici poco chiari. Sospetto avvalorato anche dal fatto che i cani vengono portati all’estero tramite intermediari tedeschi. Tra l’altro, gli animali, per lo più meticci, di taglia grande, sono in età avanzata, per cui non si comprende come tali possano essere adottati».
Dice Zora, animalista svizzera: «La dovete piantare con la storia che le adozioni all’estero vanno bene. Solo da domenica a oggi ho ricevuto tre telefonate dalla bassa Italia di gente che ha spedito cani dei quali non sa più niente. Se tutti gli animali che entrano dall’Italia avessero trovato una casa, a quest’ora ogni abitante della Svizzera dovrebbe avere almeno 15 cani e 30 gatti. Ma nel Paese dove maggiormente al mondo si fa vivisezione e dove la produzione interna di pellicce di cani e di gatti non è vietata, dove pensate che finiscano, i vostri animali?».

mercoledì 26 agosto 2009

Animali, anche l’Italia diventa un po' più civile


Se la civiltà di un Paese si misura anche dal diritto al benessere che godono gli animali, allora l’Italia figura tra i fanalini di coda. La piaga drammatica dell’abbandono di cani e gatti e il conseguente fenomeno del randagismo, la fioritura di canili lager gestiti dalla mafia talora sotto le mentite spoglie dell’ennesima associazione animalista, il vergognoso fenomeno del trasporto di animali vivi per uso alimentare (si pensi ai cavalli!) costretti ad approdare, dopo viaggi d’ineffabile crudeltà in mattatoi dove il gesto del macellaio non è una carezza e le bestemmie d’impazienza rotolano nel sangue, i combattimenti tra cani con tanto di scommesse illecite, i palii spaccaossa per cavalli e asini ad onorare il santo (denaro) di turno, tutto ciò, aveva fatto del nostro Paese una vergogna mondiale.Per fortuna, negli ultimi mesi, politici illuminati e sensibili dell’attuale maggioranza, quali Francesca Martini, Michela Brambilla, Franco Frattini, Daniela Santanchè, spesso appoggiati trasversalmente da membri dell’opposizione con analoghe sensibilità zoofile, stanno rivoluzionando questo quadro fosco e lavorano sodo perché le varie ordinanze, talvolta dettate dall’urgenza degli eventi, si coagulino finalmente in una legge quadro che vada a tutelare non tanto i nostri sentimenti nei confronti degli orrori che l’uomo commette, quanto il diritto degli animali, quali «esseri senzienti», a non doverli mai più subire. Le lunghe battaglie di quelli che i detrattori chiamano «animalai» (sono stato insignito dai senesi di tale ambìto titolo) assieme alle crociate di certa stampa sensibile a questi problemi, hanno costretto anche la madre di tutti i Palii a dotarsi di regole che sembrano cominciare a tutelare seriamente cavalli e fantini. L’onorevole Martini ha poi recentemente emanato norme severe che dovrebbero portare alla scomparsa di scene dell’orrore riassunte nell’immagine del cavallo che, al palio di Ferrara, avanza su una pista sconnessa con le zampe anteriori spezzate. Sui cosiddetti cani «aggressivi» la stessa Martini ha voluto imporre l’opinione che tutte le razze di cani sono uguali e che è sempre il padrone a sbagliare. È un errore, perché vi sono razze di cani che hanno una «reattività neuronale» completamente diversa e tradizioni secolari di combattimenti che li hanno trasformati in soggetti più pericolosi di altri. Sbagliate l’educazione di un setter inglese e vi troverete davanti una pistola ad acqua. Sbagliate quella di un rottweiler e vi troverete davanti un kalashnikov con i colpi in canna. Bene invece che sia stata presa in considerazione la responsabilità del proprietario, perché, razze a parte, il grilletto lo preme lui. Quindi paghi. Ottima l’introduzione di norme severe e standard di qualità per i canili, a evitare il fenomeno diffuso del business sulla pelle dei cani, eccellente la carta etica del cavallo dove finalmente ci si rende conto che maltrattamenti e doping si sprecano oggigiorno dal primo dei destrieri all’ultimo dei ronzini. L’obbligo dei microchip e l’informatizzazione dell’anagrafe canina a livello nazionale, assieme alle sterilizzazioni «di massa», sono altri capisaldi per il contenimento del randagismo, mentre lodevole è il divieto di certa mala chirurgia estetica. A tal proposito avrei un suggerimento ulteriore, ma abbiamo tutto il tempo. L’importante è che quanto bolle in pentola giunga nei piatti, assieme alle adeguate sanzioni senza le quali ogni norma, nel nostro bel Paese, è vana.

venerdì 14 agosto 2009

Savona, al party del matrimonio anche 63 cani


Nessuno degli invitati potrà dire: eravamo quattro gatti. Già, perché al matrimonio di domenica prossima a Verezzi, in provincia di Savona, ci saranno almeno 63 cani. Oltre ai 130 «padroni» e no amici degli sposi Davide Michelini e Viviana Siviero. Ci saranno anche Cassiopea, Circe, Chopino, Pepe, Noa, Gala, Bono, Nefertiti e Dakota, ufficialmente convocati alla festa campestre organizzata nel Parco del Marchese a Toirano dopo la cerimonia nuziale nella parrocchia di San Martino. Il buffet? «doggy bar» e un «doggy bags», senza il fastidio di guinzagli e museruole (ma pronti all'occorrenza...).I due sposi fanno parte dell'associazione Gaci (Greyhound Adopt Center Italy) dedita al recupero e all'adozione di levrieri di origine irlandese e spagnola, strappati a chi li sfruttava per corse e battute di caccia e non a caso razza record tra gli invitati assieme a terranova, boxer, golden-retriever, terrier e barboncini. Sull'invito ufficiale delle nozze Davide e Viviana hanno scritto che alla festa campestre di Toirano «sono ammessi cani di tutti i tipi». E a quanto risulta non ci sono preclusioni nemmeno per l'eventuale presenza di gatti, purché amici dei cani. Chissà se saranno più di quattro...

TV TEDESCA A PESCARA PER DOCUMENTARIO SU CANI DA SALVATAGGIO


(AGI) - Pescara, 14 ago. - La tv tedesca "Sat 1" realizzera' un documentario sulla spiaggia di Pescara sull'utilizzo in mare dei cani da salvataggio. L'appuntamento e' per domani e dopodomani, annuncia la Capitaneria di Porto di Pescara, diretta da Antonio Basile, che per l'occasione ha promosso un'esercitazione a terra e in mare delle unita' cinofile per il giorno di Ferragosto. L'appuntamento e' stato organizzato con la Scuola Italiana Cani Salvataggio Abruzzo. Domani (ore 8.30) l'esercitazione vedra' impegnate due squadre: una si spostera' in mare con le motovedette della Guardia costiera mentre l'altra sara' operativa sulla spiaggia sud della citta'. A bordo delle motovedette ci sara' anche la troupe tedesca, per la prima volta a Pescara. Dopodomani, invece, le riprese del documentario proseguiranno sulla battigia del capoluogo adriatico (dalle ore 8) dove saranno in azione, per tecnici e gionalisti stranieri, dieci unita' cinofile tra Terranova e Labrador, accompagnati dai conduttori e dal personale della Capitaneria di porto.

sabato 8 agosto 2009

Il cane più intelligente? Il border collie, poi il barboncino e il pastore tedesco


La classifica di Stanley Coren della University of British Columbia. Tutti hanno capacità mentali di un bimbo di 2 anni

ROMA (8 agosto) - I migliori amici dell'uomo più intelligenti sono i border collie dotati di grande capacità di apprendimento. Sul podio, al secondo posto, il barboncino. Al terzo il Pastore Tedesco. A stilare la lista dei cani più smart Stanley Coren della University of British Columbia in Canada, un esperto di comportamento dei cani. Quello che emrge dallo studio, e che già sapevamo, è che tutti cani sono intelligenti come noi umani, hanno capacità mentali che equivalgono a quelle di un bambino di 2-2,5 anni.Nella classifica dello studioso al quarto troviamo il Golden Retriever, cane da riporto proveniente dalla Gran Bretagna, al quinto i Dobermann, così intelligenti che vennero impiegati come cani messaggeri durante la Prima Guerra Mondiale. Seguono il cane pastore delle Shetland, per moltissimi secoli utilizzato nelle omonime isole per custodire e condurre i greggi di pecore. Al settimo il Labrador, cane da riporto originario dell'isola di Terranova.

venerdì 7 agosto 2009

Skype per ridurre lo stress dei gatti


Una clinica veterinaria londinese permette le videochiamate dei proprietari ai felini ricoverati

LONDRAPortare il proprio animale domestico non è sempre impresa facile: appena si arriva sul posto, annusano gli odori del "temuto" dottore e si agitano accumulando particolare stress. Se poi la permanenza necessaria è anche prolungata nel tempo il discorso diventa particolarmente pesante per l'animale, soprattutto per i gatti che reagiscono in maniera particolarmente "vivace". Dall'altra parte c'è anche l'apprensione del proprietario che rimane sempre in pensiero chiedendosi «chissà come lo tratteranno...». In Inghilterra c'è chi ha scelto di utilizzare le moderne tecnologie per alleviare questo problema, da ambo le parti. La clinica veterinaria "Kitten to cat", con sede a Londra e gestitata da Zeta Frasca, ha pensato che per differenziare la sua attività in un modo innovativo e per fornire le migliori cure ai gatti, poteva affidarsi a Skype, sfruttando la funzione di videochiamata. In particolare, al momento dell’accettazione, ai gatti che rimangono in cura nella clinica per un periodo di tempo lungo viene assegnato un nome utente Skype per permettere ai proprietari e al personale della clinica di effettuare una videochiamata per monitorarli durante tutta la loro permanenza (anche di notte). I proprietari possono così accedere all’account Skype in qualsiasi momento della giornata per verificare le condizioni del loro gatto. L’account è impostato per l'auto-risposta e può accettare le chiamate da parte dell’utente, a qualsiasi ora. Questo tipo di chiamata Skype-to-Skype è completamente gratuita. La dottoressa Zeta spiega: «L’ingresso alla clinica può essere un momento di stress per tutti i soggetti coinvolti. E i gatti ne risentono in modo particolare, molto di più che la maggior parte degli animali domestici. Esattamente come negli esseri umani, lo stress provoca problemi di salute e ostacola il tempo di recupero. La principale causa di preoccupazione per i proprietari del gatto è il timore che, quando non sono vicini al loro amico felino, quest’ultimo non riceva la "stessa dose" di affetto e attenzione che avrebbe a casa. Ma con Skype questo non è più un problema. La videochiamata è diventata lo strumento fondamentale che mette in grado la clinica di offrire un servizio che elimina lo stress sia del gatto, che può ascoltare e lasciarsi cullare dalla voce del suo proprietario, sia del proprietario stesso, che può vedere in qualsiasi momento cosa sta facendo il suo micio».

giovedì 16 luglio 2009

ANIMALI: AL VIA NUMERO TELEFONICO PER SEGNALARE AVVISTAMENTO CANI ABBANDONATI


Roma, 16 lug. (Adnkronos) - Dal 25 luglio a fine agosto sara' possibile inviare in tempo reale dal proprio telefonino un sms al numero 334.105.10.30 per segnalare l'avvistamento di cani abbandonati e in pericolo sui tratti autostradali italiani. L'iniziativa nasce grazie all'accordo tra Prontofido, la linea telefonica di pronto intervento per animali smarriti e ritrovati, creata da Radio 105 e Radio Monte Carlo, il Gruppo Autogrill, l'Associazione italiana per la Difesa di Animali e Ambiente (A.i.d.a.a.) e l'azienda di alimentazione animale Morando.
Bastera' chiedere ai propri compagni di viaggio di comporlo, oppure fermarsi alla prima area di parcheggio o area di servizio e inviare il breve messaggio di testo con le coordinate piu' precise possibili. I messaggi saranno inoltrati subito alle ronde antiabbandono A.i.d.a.a che si attiveranno per il recupero del cane. Le 60 ronde antiabbandono sono state create quest'anno e sono formate ognuna da 6 volontari che viaggiano su un mezzo ben riconoscibile e brandizzato 'Io l'ho visto'.
Sui siti 'www.prontofido.net' e 'www.aidaa.net' e presso gli Autogrill della rete autostradale italiana saranno a disposizione le semplici istruzioni da seguire e forse quest'estate.

venerdì 10 luglio 2009

TOSCANA: A FIRENZE UNA MUTUA PER GLI ANIMALI


(AGI) - Firenze, 10 lug. - Da piu' parti, in forma bipartisan, sono stati presentati progetti di legge per la costituzione di un servizio di mutua per gli animali. A prima vista puo' sembrare una bizzarria, ma in realta' ha una funzione sociale assai piu' rilevante di quello che si puo' immaginare. Per molti anziani infatti gli animali rappresentano un importante sostegno affettivo, tramite i quali possono spesso socializzare piu' facilmente, motivarsi nella vita di ogni giorno, uscendo di casa ed accudendo il loro "amico di famiglia". Un notevole ostacolo e' quindi rappresentato per le fasce sociali economicamente piu' deboli dai costi veterinari, gravati fra l'altro da un'aliquota Iva non agevolata. Eppure i vantaggi anche economici che derivano per la societa' dalla convivenza con un animale non sono indifferenti, in quanto i benefici psicologici di questa convivenza si riflettono anche sullo stato di salute fisica, riducendo quindi costi sanitari generali. Si tratta in altre parole di una pet - therapy "personalizzata". L'associazione 'Ceda', aderente alla 'Consulta provinciale tutela animali' di Firenze Gilberta Bonaccorsi, ha voluto quindi lanciare un progetto pilota, che e' stato accolto e finanziato dalla Provincia di Firenze. Il progetto si rivolge ai soggetti che gia' beneficiano dell'esenzione del ticket sanitario, cui verranno forniti due prestazioni: la visita e la vaccinazione ed eventualmente - se ne fossero sprovvisti - la microchippatura. Per promuovere il progetto il Ceda onlus - Comitato Europeo Difesa Animali, organizzera' in piazza della Repubblica, nei giorni sabato 11 e domenica 12 luglio e successivamente sabato 25 e domenica 26 luglio, un banco informativo presso il quale verranno raccolti i nominativi delle persone che hanno titolo per usufruire dell'intervento, in quanto gia' beneficiari dell'esenzione del ticket sanitario e proprietari di un animale da compagnia (un cane o un gatto), che verranno successivamente contattati per potersi recare all'ambulatorio veterinario convenzionato. Verranno garantite circa 100 visite e vaccinazioni gratuite. Oltre a questo intervento, con una parte dei fondi, si provvedera' a fornire gratuitamente di microchip circa 100 cani anche appartenenti a persone non disagiate, nell'ottica di prevenire il randagismo, essendo la microchippatura il metodo piu' sicuro per evitare lo smarrimento dei cani. Si ricorda comunque che la microchippatura e' un obbligo di legge, la cui mancata osservanza comporta una sanzione.

martedì 7 luglio 2009

ANIMALI: DIVENTA OBBLIGATORIO SOCCORRERLI SE FERITI IN INCIDENTI STRADA


(ASCA) - Roma, 7 lug - Sara' obbligatorio soccorrere animali feriti in incidenti stradali: la Commissione Trasporti della Camera dei Deputati ha infatti approvato, in sede legislativa, l'emendamento dell'onorevole Gabriella Giammanco (Pdl), alla Proposta di legge di modifica del Codice della Strada, in materia di mezzi di soccorso per animali e di incidenti con danno ad animali.''Si tratta di una grande conquista - spiega Giammanco - per la prima volta verra' inserito nel Codice della Strada un principio mai contemplato dal legislatore. Chi provochera' un incidente con danno a uno o piu' animali domestici, da lavoro o protetti, dovra' provvedere ad assicurare l'immediato intervento di un medico veterinario, in caso contrario dovra' pagare una sanzione amministrativa che puo' arrivare fino a 1500 euro. In piu' - continua la parlamentare - le ambulanze veterinarie potranno finalmente dotarsi di segnalatori luminosi e acustici, indispensabili nei momenti di emergenza''.''Il rispetto nei confronti degli animali - conclude Giammanco - e' un dovere civico di primaria importanza, proprio delle culture piu' progredite. La legislazione italiana, a piccoli passi, sta raggiungendo traguardi significativi ma e' necessario che si acceleri questo percorso di civilta'''.res-mpd/sam/alf

Cane apre il rubinetto e allaga un alloggio


patrizio romano
rivoli (torino)
Se non è proprio devastante come il famoso cane Beethoven, poco gli manca. Un giovane rottweiler di sei mesi, infatti, per bere dell’acqua fresca dal rubinetto ha allagato la casa dei padroni. Tutto è avvenuto domenica sera, intorno alle 22, in piazza Principe Eugenio 14 a Rivoli. Dopo che i suoi padroni sono usciti per andare al lavoro in un pub, il cucciolo, di poco più di sei mesi, ha pensato bene di bere dell’acqua e quella nella ciotola non era, probabilmente, di suo gradimento. E così, ha sollevato il miscelatore del bidet, ha messo le zampe anteriori all’interno e ha iniziato a sorseggiare. Una bella bevuta. Peccato che con le zampe sia anche riuscito a chiudere lo scarico.E se il piccolo rottweiler ha imparato ad aprire il miscelatore non ha ancora appreso come e soprattutto perché si deve chiuderlo. In poco tempo l’acqua ha iniziato a riempire l’alloggio, poi a scorrere sul pianerottolo e infine a precipitare giù per le scale. Verso le 22,30 sono intervenuti i vigili del fuoco, che, evitando incontri spiacevoli con il rottweiler, hanno chiuso l’acqua. Sul posto sono arrivati anche gli agenti del commissariato, per controllare che il cane non fosse stato abbandonato. Ma la «piccola peste» aveva le sue ciotole con il cibo e l’acqua che galleggiavano in quel laghetto che era diventata la casa di Andrea Mastrangelo, il padrone, che adesso dovrà insegnare al suo intelligente cane anche a chiudere i rubinetti o almeno a non tappare gli scarichi.

lunedì 6 luglio 2009

ANIMALI: SOTT. MARTINI, PRESTO DDL PER GARANTIRE LORO BENESSERE


(ASCA) - Roma, 6 lug - ''Verra' presentato, entro breve tempo, al Parlamento italiano un disegno di legge contenente le previsioni precedenti ed ulteriori previsioni per garantire il benessere animale. In particolare saranno stabilite disposizioni relativamente ai requisiti strutturali e gestionali dei rifugi, addestramenti, allevamento, commercio, attivita' di toelettatura, all'impiego di animali nello spettacolo, agli interventi sanitari di pronto soccorso, ai cimiteri per animali nonche' agevolazioni fiscali per chi adotta un cane''. Lo ha annunciato oggi, il Sottosegretario al Welfare Francesca Martini intervenuta a Londra in rappresentanza del Governo Italiano alla prestigiosa manifestazione internazionale ''International Symposium on the dog'', raccogliendo l'invito del Kennel Club il piu' antico circolo cinofilo britannico.Nel corso del suo intervento il Sottosegretario ha evidenziato i passi in avanti compiuti dal Governo Italiano volti ad affermare i diritti e il benessere degli animali, sottolineando le nuove disposizioni legislative a tutela dell'incolumita' pubblica intraprese sotto la sua azione di Governo.''La nostra societa' - ha detto - e' sempre piu' attenta e sensibile alle tematiche del benessere degli animali, tanto piu' quando si tratta di animali da compagnia, riconosciuti oramai, almeno nel mondo occidentale, come portatori di diritti in quanto 'esseri senzienti'.Siamo oramai consapevoli che per noi esiste l'obbligo morale di rispettare tutte le creature viventi e, tale obbligo, e' ancora piu' accentuato nei confronti degli animali da compagnia, in virtu' dei legami affettivi che abbiamo con loro. Non possiamo, infatti, dimenticare l'importanza che essi hanno in ragione del loro contributo alla qualita' della vita umana e pertanto il loro insostituibile valore all'interno della societa'.Tuttavia - ha avvertito - la tutela del benessere degli animali puo' essere realmente raggiunta solo attraverso il corretto rapporto uomo - animali, per il cui fine e' di fondamentale importanza la 'responsabilizzazione dei proprietari'.Sulla base di tali presupposti di civilta', con orgoglio posso affermare che tra gli obiettivi prioritari del programma di Governo italiano un posto di rilievo e' attribuito al benessere degli animali, con particolare attenzione per gli animali da compagnia.Nel 1991 in Italia e' stata emanata una Legge quadro in materia di animali d'affezione e prevenzione del randagismo che ha determinato una svolta importante dal punto di vista culturale, infatti ha sancito il divieto di soppressione degli animali vaganti catturati (tranne nel caso in cui siano gravemente malati, incurabili o di comprovata pericolosita').La legge stabiliva inoltre l'obbligo di identificazione dei cani mediante tatuaggio e l'iscrizione degli stessi in anagrafi territoriali, nonche' il controllo delle nascite.Dal 1* gennaio 2005 il microchip e' stato individuato come unico sistema ufficiale di identificazione dei cani ed e' stata istituita l'anagrafe canina nazionale, cui confluiscono le anagrafi regionali informatizzate.Credo sia importante sottolineare che in Italia il maltrattamento, l'abbandono di un animale da compagnia e la sua uccisione senza motivo sono considerati reati penali''.res-mpd/mcc/ss

giovedì 21 maggio 2009

CANE POMPIERE LECCESE SALVA GATTO ABRUZZESE DA MACERIE


Cane e gatto, chi l’ha detto che non si può? Il tormentone dello Zecchino d’oro di qualche anno addietro, per incorniciare una storia nella storia. Nell’intreccio di vicende drammatiche fra le montagne dell’Abruzzo, dove il terremoto ha spazzato via vite umane, sciolto legami, annichilito una popolazione che però ha saputo risollevarsi sui propri piedi con grande dignità, sorretta da un’immensa catena umana di solidarietà, ecco una vicenda che merita una piccola, per quanto significativa, parentesi a parte: quella di Tommy e Virgola. Tommy è un cane pompiere, il fedele collaboratore del nucleo cinofili del comando provinciale di Lecce. I “caschi rossi” salentini, come i loro colleghi di tutta Italia, sono presenti fin dalle prime battute nella zona del sisma e si alternano fra gruppi, sondando nelle zone più impervie e pericolose, quelle del centro storico de L’Aquila. Virgola è il gatto di Antonella Vitelli, insegnante di pianoforte del capoluogo abruzzese. Da un mese era disperata, perché quando la terra è franata ed il mondo è venuto giù come fosse un castello di sabbia divorato da un’onda più lunga, Virgola era scomparsa fra le macerie. Si sa quanto l’affetto verso i propri animali possa essere, in molti casi, paragonabile al legame che esiste fra persone dello stesso sangue. Un cane o un gatto diventano negli anni elementi di una famiglia, il loro scodinzolio, le loro fusa, elargiti in cambio di una carezza, sono come sorrisi che possono anche risollevare la giornata più storta. “Le lacrime di gioia di Antonella Vitelli che dopo oltre un mese di disperate ricerche, ha potuto finalmente riabbracciare il suo gatto, ancora una volta testimoniano l'importanza sotto il profilo umano dell'opera dei vigili del fuoco impegnati nella ricerca e nel recupero degli animali padronali nel centro storico inagibile de l'Aquila”, dice in una sua nota Roberta Clerici, volontaria de l’Azione veterinaria che tiene a sottolineare come “in particolare il successo del recupero di Virgola sia merito dell'unità cinofila del comando provinciale di Lecce. E’ importante riflettere sul fatto che, oltre al recupero degli ‘effetti personali’, dopo questa tragedia ci si è molto impegnati sul recupero degli ‘affetti personali’: questo grazie alle sensibilità, l’umanità e l’attenzione posta in essere da alcuni dirigenti illuminati che hanno compreso che agli animali andava dedicata maggiore importanza ed hanno messo a disposizione mezzi e persone, tanto da creare una squadra specializzata per questa attività”.Antonella Vitelli, che da domenica scorsa è tornata ad accarezzare Virgola, oggi ringrazia tutti coloro che si stanno attivando per il recupero degli animali: le squadre cinofile dei vigili del fuoco della Puglia, dell’Abruzzo, dell’Umbria, del Molise, della Campania, oltre ai gruppi dei vigili del fuoco di Macerata, Como, Milano, Savona, e Sandro Tosone, il volontario dell’Azione veterinaria che, fin dalle prime ore dopo il terremoto si è fatto accompagnare per vicoli e strade distrutte alla ricerca degli animali che erano scappati impauriti.“Virgola in particolare – racconta ancora Roberta Clerici - era un gatto coccolone abituato a stare sul sofà con i suoi padroni, ma dopo le scosse e dopo che la casa è stata seriamente danneggiata, si era rintanato tra le macerie e spaventato non ne voleva più sapere di uscire. Virgola è un gatto musicista, che adora Bach. La sua padrona Antonella insegna pianoforte e quando faceva lezione, se l’allievo stava suonando bene, il gatto si rilassava nella sala, se invece arrivavano delle stonature, Virgola si alzava indispettito ed andava altrove. Così per tutti gli allievi il suo giudizio severo era diventato fonte di soggezione. Una soggezione accompagnata dalla simpatia”. Ora il gatto cultore della musica, che Antonella, accompagnata da Sandro Tosone, ha continuato a cercare ininterrottamente per un mese, potrà tornare alla normalità, e continuare a coltivare i classici, nel suo modo felino. E questo, anche grazie a Tommy, che l’ha “annusato”, e ai vigili del fuoco di Lecce, che l’hanno recuperato.“Antonella non si è persa d’animo – conclude Roberta Clerici - e con costanza si faceva accompagnare dai vigili del fuoco e da Sandro Tosone per tentare di salvare Virgola. Per avere maggiori opportunità ha persino chiesto di recuperare il suo pianoforte, al quale era legata, ma non come a Virgola. In fondo ammette che si trattava di un pretesto per poter stare vicina al suo gatto e rassicurarlo”.

lunedì 18 maggio 2009

ANIMALI: ENPA, APPELLO A CITTADINI NON DATE SOLDI A CHI LI SFRUTTA


(ASCA) - Roma, 18 mag - L'accattonaggio con lo sfruttamento e il maltrattamento di animali, in particolare cani, e' un male da combattere ed estirpare. Lo dichiara la Protezione Animali (ENPA) che plaude all'operazione dei Carabinieri del Comando di S. Lorenzo in Lucina che questa mattina in via del Corso a Roma hanno sequestrato tre cuccioli di cane maltrattati, tenuti sotto il sole senza acqua' ne' cibo per moltissimo tempo. ''Vengono utilizzati questi poveri animali per intenerire i passanti'' - dichiara Claudio Locuratolo Presidente dell'ENPA di Roma - ''I cittadini impietositi dai poveri animali, lasciando la moneta contribuiscono inconsapevolmente al loro maltrattamento, in quanto si incentiva questa pratica illegale. A Roma e' in vigore il divieto di accattonaggio con animali dal 1997 con un'ordinanza comunale, trasformata poi in regolamento nel 2004, che prevede la confisca degli animali utilizzati per l'accattonaggio''. L'ENPA si complimenta con i Carabinieri per il tempestivo e risolutivo intervento che ha portato in salvo i cuccioli e la denuncia all'Autorita' Giudiziaria della persona responsabile del maltrattamento. Le Guardie Zoofile dell'ENPA negli ultimi mesi hanno sequestrato ben sette cani utilizzati per l'accattonaggio, tutti affidati alle cure dei volontari del canile di Muratella i quali hanno trovato casa a tutti i cuccioli, speriamo la trovino presto anche ai tre splendidi labrador sequestrati oggi.res-mpd/cam/alf

martedì 21 aprile 2009

Sisma Abruzzo/ 244 animali salvati, 22 cuccioli ritrovano padroni


Roma, 21 apr. (Apcom) - Le squadre di azione veterinaria della Protezione civile a L''Aquila hanno ritrovato tra le macerie del sisma e salvato 244 animali, tra cui anche pesci e tartarughe, e 22 cani e gatti hanno ritrovato i loro padroni e per 65 cuccioli c'è una nova famiglia. Ogni giorno sono distribuiti 4 quintali di cibo. L'attività dei veterinari dell'Istituto 'G. Caporale' di Teramo, di quelli dei servizi veterinari della Asl dell'Aquila e dei volontari delle associazioni animaliste continua incessantemente, nell'obiettivo di recuperare ed assistere i tantissimi animali sorpresi dal sisma, siano essi randagi o che nella tragedia abbiano smarriti i proprietari. Quando il ricongiungimento con i proprietari non è stato possibile a causa della tragedia, i volontari hanno provveduto all'adozione di questi piccoli animali da compagnia. Dal giorno del sisma sono stati recuperati 244 tra cani e gatti e di questi ne sono stati riconsegnati ai proprietari 22. Con l'attività di promozione dell'adozione 65 piccoli animali sono stati accolti da nuovi proprietari, mentre 12 sono in attesa e 124 sono stati affidati. Ogni giorno i veterinari e gli educatori cinofili coordinati dall'IZS A&M hanno distribuito 4 quintali di mangimi per sfamare i quattro zampe, hanno offerto soccorso a 60 cani e gatti di proprietà, sono entrati nelle abitazioni pericolanti assieme ai vigili del fuoco, per recuperare 21 gatti e 8 cani, hanno gestito una decina di animali aggressivi perché spaventati, per un totale di 230 interventi dei quali 196 con esito positivo. Alla ricerca di una famiglia contribuisce l'help desk (numero verde 800 08 22 80 da fissi e cellulari Tim, oppure 0861 315 500 da tutti gli altri cellulari; Fax 0861 332 310; e-mail: terremotovet@izs.it), istituito dall'IZS A&M per raccogliere segnalazioni o informazioni di natura veterinaria. Ad esso si possono rivolgere, sia coloro che si trovano nell'area del sisma sia gli aquilani che sono ospitati nelle zone costiere della regione e che hanno portato con loro gli animali da compagnia: anche a questi è riservata l'assistenza gratuita di azione veterinaria. Fino a oggi all'help desk sono arrivate 397 segnalazioni, molte delle quali relative ad animali vaganti, feriti o smarriti.

TERREMOTO, DALL’ENPA 95 TONNELLATE DI CIBO PER ANIMALI. RECUPERATI 161 ANIMALI


A due settimane di distanza dal sisma che ha colpito l’Abruzzo, L’Ente Nazionale Protezione Animali fa un bilancio dell’attività sin qui svolta a sostegno degli animali colpiti dal terremoto. Ad oggi, al Centro Operativo di Raccolta Aiuti per Animali allestito dall’Enpa a Sulmona sono affluiti: - 64 tonnellate di cibo per cani e gatti; - 29 tonnellate di alimenti per animali da reddito; - 2 tonnellate di cibo per altri animali (conigli da compagnia, uccelli, roditori ecc.); - 460 tra trasportini, gabbie modulari e cucce; circa 1.100 tra ciotole, vaschette, museruole, coperte,guinzagli, pettorine, guanti, siringhe,teli in plastica e contenitori vari; - 5000 palette monouso per la raccolta delle deiezioni; - 71 chilogrammi tra farmaci e antiparassitari; Il cibo e i materiali sono stati distribuiti all’interno delle tendopoli, al canile sanitario di Collemaggio e alle altre realtà presenti sul territorio; una parte degli aiuti è stata smistata dai volontari di Pescara all’interno degli alberghi della dove sono ospitate numerose famiglie di sfollati con animali al seguito. Nelle aree terremotate si sono alternati 51 tra volontari e Guardie Enpa ai quali si devono aggiungere i volontari della Sezione dell'Aquila, sempre attivi, e quelli di Pescara che stanno seguendo la situazione degli animali alloggiati presso le strutture alberghiere del litorale. Complessivamente, i volontari e le Guardie Zoofile della Protezione Animali hanno recuperato o messo in sicurezza 161 animali, di cui 29 sono stati trasferiti in altre città e messi in adozione direttamente dalle Sezioni Enpa. Tra gli animali soccorsi dalla Protezione Animali anche 2 iguane, date in affidamento temporaneo, 6 cavie e 3 tartarughe di terra. Altri 400 animali liberi sono stati assistiti direttamente sul territorio attraverso l’allestimento di numerosi punti fissi di alimentazione.

Pet Pride 2009 in Abruzzo, il 26 aprile. Giornata nazionale di solidarietà per ogni cittadino, umano e faunesco


La gente d'Abruzzo ha già dimostrato il suo orgoglio. E continua incessantemente a farlo. Per valorizzare, dichiarare ed esibire quello degli animali domestici, devono agire gli umani. Naturalmente.
E così domenica 26 aprile, a Roseto degli Abruzzi (TE), al via la quarta edizione del Pet Pride, la grande manifestazione nazionale dall'iscrizione gratuita - per info e adesioni , info@newstarcom.com ; tel.0522.920785 - che ha come protagonisti centinaia di pelosi amici, a due ( volatili) e quattrozampe ( gatti, cani, conigli, furetti...).
Madrina dell’importante evento faunesco, cui partecipano come sponsor dalla Lega Nazionale per la Difesa del Cane all'ANVI ( Associazione Nazionale Medici Veterinari) e non solo, sarà la giornalista Tessa Gelisio, ospite la soubrette Raffaella Fico.
Il sipario si aprirà alle ore 10 in Piazza Ponno, invasa per l'occasione dai miao-miao, bau-bau e cip-cip, per dare il via a una giornata densa di iniziative, dal serio al faceto. Tra cui, spettacoli con le esibizioni di diverse unità cinofile: Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Croce Rossa Italiana, Corpo Forestale dello Stato, Soccorso Nautico. Daranno prova delle abilità dei cani addestrati per la pubblica sicurezza e per la tutela dei più deboli. La kermesse culminerà con l’elezione del pet model.
Tutto questo, con una sola finalità: porre maggiore attenzione su questi insostituibili cittadini, non solo imparando a conoscerli meglio, ma soprattutto a rispettarli. Pet Pride 2009 è infatti una campagna di comunicazione, per sensibilizzare e informare, in sintesi, su quanto valga in ogni senso, pratico e psicologico, la compagnia di un animale domestico.
Motivo per cui, anche in questa edizione, la Lega Nazionale per la Difesa del Cane sposa e patrocina la causa contro gli abusi, le sopraffazioni e gli abbandoni, fenomeni criminosi inesorabilmente in crescita. E a seguito del drammatico sisma che hanno sconvolto l’Abruzzo, ha deciso di avviare in questa significativa occasione pubblica una raccolta fondi da devolvere a:-. Lega Nazionale per la Difesa del Cane, sezione de L'AquilaS.S. 17 Bis n° 49; 67100 Paganica (AQ) , tel.: 329.9064860 (Caterina Fagioli – Resp. Abruzzo LNDC)- Al Sindaco de L’Aquila, Massimo Cialente I proprietari che vorranno farsi immortalare col peloso convivente potranno recarsi sul set fotografico allestito ad hoc. E, con una donazione, ricevere una stampa del ritratto fatto dal fotografo pubblicutario Andrea Ciriminna. .
La Lega Nazionale per la Difesa del Cane, inoltre, lancia un appello, eccolo per esteso: “Si rivolge a tutti coloro che, presi dall'emotività e dal panico del tragico momento, stanno trasferendo cani e gatti in altre destinazioni: il timore della Lega è che, così facendo, queste persone si ricongiungeranno difficilmente con il proprio animale. Al contrario, se assistititi sul posto, gli animali potrebbero ricongiungersi con i loro proprietari. Solo nel caso venisse accertata l'impossibilità di riconsegnarli alle loro famiglie, sarà necessario trovare altre case e destinazioni. La Lega Nazionale per la Difesa del Cane lancia quindi un appello a tutti coloro che possono o vogliono offrire con un gesto concreto di solidarietà ospitalità temporanea a coloro che sono stati colpiti da questa disgrazia insieme ai loro animali”.
Non è finita: grande novità di questa edizione la partecipazione della Cooperativa Sociale Diapason Onlus . , che si occupa ufficialmente di pet-therapy in Abruzzo: è formata da docenti e tutor delle Università Abruzzesi, attivi in teoria e pratica di questa particolare - e non esattamnete nota - disciplina terapeutica. Ed è l’unico Ente formato da una équipe multidisciplinare, che opera non solo negli asili nido, scuole di ogni ordine e grado, ma pure in ospedali della Regione, nel carcere minorile, con gli adolescenti, con i disabili e purtroppo in questi giorni con i terremotati, grazie ai dottori a 4 zampe.
La Cooperativa sarà presente con un suo stand e con animali (cani e conigli) seguiti sul piano sanitario dalla Asl di Pescara e sul piano comportamentale da esperti educatori cinofili.
E ancora, il Pet Pride si pone anche al fianco dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale d'Abruzzo che lancia tre campagne :- affido temporaneo (periodo di 6 mesi)- adozione degli animali- raccolta fondi, che saranno utilizzati dall'Istituto per le varie necessità pratiche: IZSAM AZIONE VETERINARIA PRO –TERREMOTO - Banca dell'Adriatico S.p.A. - Filiale di Teramo, Corso San GiorgioIBAN: IT 86 H057 4815 3091 0000 0001 800SWIFT (dall'estero): IBSPIT3P.

martedì 14 aprile 2009

TERREMOTO: A FIRENZE DA L'AQUILA 9 CANI IN ATTESA DI ADOZIONE


(ASCA) - Firenze, 14 apr - Nove cani di grossa taglia, per lo piu' pastori maremmani e abruzzesi, sono arrivati a Firenze da L'Aquila e ora sono in attesa di adozione.I nove cani, i cui padroni sono tra le vittime dei crolli oppure sono impossibilitati a tenerli perche' rimasti senza casa, sono stati prelevati in mattinata dal canile sanitario del capoluogo abruzzese da una equipe dell'ufficio di Igiene urbana veterinaria, nel quadro delle azioni di supporto coordinate dal settore medicina preventiva e predittiva della direzione diritto alla salute della Regione Toscana, gia' operativa da una settimana.I primi a recarsi in Abruzzo, subito dopo il terremoto, sono stati i veterinari e tecnici della Asl 1 di Massa-Carrara.Stamani all'alba sono partiti un veterinario e due tecnici fiorentini con due furgoni attrezzati per il trasporto di animali, carichi di cibo e ciotole per cani.In Abruzzo, anche prima del terremoto era elevata la presenza di cani randagi, a cui si aggiungevano, soprattutto all'Aquila, i cosiddetti cani di quartiere. Con i nove animali portati a Firenze, il Servizio veterinario regionale ha dato una mano a migliorare la funzionalita' del canile aquilano.afe/dnp/rob
(Asca)

sabato 11 aprile 2009

Sisma Abruzzo/ Vincenzo Caporale coordinerà emergenza veterinaria

L'Istituto di Teramo fornirà supporto logistico e professionale
Milano, 11 apr. (Apcom) - Il direttore dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise 'G.Caporale' di Teramo, Vincenzo Caporale, è stato nominato coordinatore delle attività di emergenza veterinaria nell'area colpita dal sisma dal direttore del Dipartimento nazionale della protezione civile Guido Bertolaso. L'Istituto teramano sarà in prima linea nella zona del terremoto per fornire supporto logistico e professionale nell'ambito delle attività di sostegno in grado di rimettere in moto il sistema veterinario. La task force 'Azione Veterinaria', coordinata dal professor Caporale - e formata dagli esperti dell'IZS A&M, dal personale dei servizi veterinari della Asl dell'Aquila con il supporto di quelli di altre Aziende sanitarie regionali, dai Nas Carabinieri Pescara, dal mondo del volontariato che si occupa degli animali e veterinari di libera professione abruzzesi - interverrà sul territorio per svolgere una serie di importanti azioni. Questo team si occuperà degli interventi di monitoraggio sotto il profilo della sicurezza alimentare: distribuzione dei pasti nelle tendopoli degli sfollati, verifiche delle attività produttive alimentari, sostegno per il riavvio delle aziende del settore. In tema di sanità animale sarà al servizio degli allevatori, in collaborazione con l'Ara (Associazione regionale allevatori), nelle fasi di recupero e assistenza degli animali, e per tutti quegli interventi di benessere animale, sia per gli animali da compagnia sia per quelli da reddito. Si calcola infatti che sia elevato nella zona del sisma il numero degli animali vaganti, senza proprietario o attualmente senza assistenza, soprattutto cani. Già da alcuni giorni è in servizio all'Aquila, presso il campo della Croce Rossa Italiana, un centro di primo soccorso veterinario gestito dal personale dell'Istituto che, attraverso un'ambulanza veterinaria e presidi diagnostici e di piccola chirurgia, offre assistenza non solo alle unità cinofile dei soccorritori ma anche ai cani domestici, con o senza padrone, e ai randagi che al pari della popolazione umana soffrono gli effetti e le conseguenze del sisma. Per qualsiasi esigenza di argomento veterinario e sicurezza alimentare sono stati attivati i seguenti numeri telefonici: 800 08 22 80 (numero verde da fisso e cellulari Tim) 0861 315 500 (numero diretto da altri operatori mobili) 0861 332310 (numero di fax). -->

giovedì 9 aprile 2009

L'Enpa: molti animali ancora intrappolati


Una tenda per curare cani e gatti feriti. Allarme dell'Anvi: i nostri medici non possono lavorare

MILANO - Giorgina, uno splendido terrier americano, professione soccorritrice, si è fatta male ad una zampa anteriore mentre scavava all'Aquila per cercare i superstiti del terremoto. Si è tagliata e anche per lei, unico in Italia, c'è un presidio, una tenda dove è stata medicata e fatta riposare. A gestire questo presidio veterinario, invidiato anche all'estero e che si trova nella tendopoli di San Vittorino, nei pressi dell'Aquila dove sta lavorando la Protezione civile della Capitale, ci sono gli uomini dell'Ufficio tutela e benessere animali del Comune di Roma: «Oltre a Giorgina - spiega Paolo Tarantino - abbiamo avuto qui anche un gatto fratturato per una caduta durante una scossa sismica. Il nostro sogno è quello di creare qui dei piccoli canili dove poter ospitare gli animali che sono rimasti soli o che, giustamente, vogliono continuare a rimanere accanto ai loro padroni anche nella tragedia».
SENZA VETERINARI - Nel frattempo l'Anmvi, l'Associazione nazionale dei medici veterinari, lancia l'allarme e fa sapere che il terremoto «ha gravemente interrotto lo svolgimento della libera professione veterinaria nel territorio». «Le attività, tanto nel settore zooiatrico che nella clinica degli animali da compagnia - si legge in una nota - risultano compromesse da ingenti danni strutturali ed economici». L'Anmvi sottolinea come all'Aquila «una sola struttura veterinaria privata sia operativa, all'interno di uno stabile che però è gravemente danneggiato. Erano sei le strutture attive prima del sisma». «Per i cani e i gatti in salvo al seguito dei proprietari non si registra una situazione di particolare emergenza - spiegano i medici -. I veterinari del territorio stanno, malgrado le difficoltá, fronteggiando le necessità. Altri, se serviranno, arriveranno da tutta Italia, organizzati dall'Ordine dei medici veterinari dell'Aquila che si sta coordinando con la Protezione Civile».
ANIMALI INTRAPPOLATI - L'Enpa, intanto, punta l'attenzione sui tanti cani e gatti ancora intrappolati dentro le case colpite dal sisma, abbandonati dai padroni in fuga. «In questo momento - spiega David Corsetti della sezione Enpa de L’Aquila - ancora non possiamo intervenire perché i vigili del fuoco impediscono, giustamente, l’accesso, dal momento che gli edifici sono ancora pericolanti. E anche carabinieri e guardia di finanza presidiano le case, per evitare fenomeni di sciacallaggio. Solo tra qualche giorno, quando sarà finita la fase della ricerca delle persone e i controlli di agibilità saranno stati completati potremo intervenire». Molti sono anche i cani che hanno perso i padroni e vagano per strada. Ma è difficile capire quali siano quelli che hanno perso la casa per via del terremoto. «A L’Aquila c’è un problema storico di randagismo - spiega Corsetti -. Ce n’erano tantissimi anche prima». Molti vengono raccolti nel canile de L’Aquila messo a disposizione dell’Enpa dall’Asl. «Stiamo raccogliendo le disponibilità per le adozioni, ne abbiamo già una trentina. Anzi, invitiamo chi ha perso il proprio animale a segnalarcelo, in modo che non venga dato in adozione il cane di qualcuno che lo sta cercando».
NON SOLO CANI E GATTI - Ma i problemi non riguardano solo cani e gatti. L’Enpa si sta occupando prevalentemente di mucche, cavalli e maiali. Molte stalle sono andate distrutte e molti allevatori hanno perso la vita. «Il nostro veterinario - spiega Corsetti - si sta occupando dell’assistenza sanitaria, il grosso dell’emergenza è già stato tamponato. Li stiamo radunando vicino alle stalle originarie in collaborazione con le guardie forestali». Entro domani, presso il magazzino di Sulmona, annuncia, saranno disponibili oltre sette tonnellate di alimenti per animali, raccolti dalle diverse sezioni dell’organizzazione in tutta Italia.

lunedì 6 aprile 2009

Sisma Abruzzo/ Aidaa: 5mila animali domestici vagano nel nulla

Milano, 6 apr. (Apcom) - "Sono almeno 5mila gli animali domestici che in Abruzzo vagano nel nulla in queste ore a seguito del tragico terremoto della scorsa nottata, a questi si aggiungono migliaia di animali di allevamento che si trovano in condizioni difficili e che necessitano di intervento immediato a rischio della loro vita" e per questo motivo l´Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa) "mette a disposizione i propri numeri di telefono nazionale unico e quello di emergenza 39265552051 e 0222228518 di chiunque abbia segnalazioni da fare su situazioni di emergenza che riguardano animali sia domestici che di allevamento sia di chiunque possa dare in qualche modo aiuto per risolvere le situazioni di emergenza che coinvolgono gli animali". "Con il massimo rispetto delle vittime umane e di coloro che stanno operando per i soccorsi noi vogliamo offrire il nostro piccolo contributo per salvare le migliaia di animali che in questo momento sono in difficoltà dopo il terremoto degli Abruzzi- spiega Lorenzo Croce presidente nazionale Aidaa- e per questo mettiamo a disposizione i nostri telefoni in modo da poter incanalare le domande di soccorso ma anche le disponibilità di aiuto che poi gireremo alle associazioni che operano sul territorio ed alle autorità competenti senza minimamente intralciare il lavoro di soccorso attualmente in corso a favore delle popolazioni civili duramente colpite". L'obiettivo dell'associazione animalista è quello "di realizzare una mappa delle necessità e di mettere a disposizioni delle autorità preposte al soccorso (senza intralciare il soccorso alle popolazioni) la mappatura delle emergenze che coinvolgono gli animali domestici e gli animali di allevamento e le possibilità di soccorso che si possono attivare a sostegno delle migliaia di animali coinvolte loro malgrado nel terremoto che ha colpito stanotte gli Abruzzi".

mercoledì 1 aprile 2009

Nuova vita a Milano per i cani di Modica


Alcuni degli animali hanno già delle famiglie ad attenderli; altri saranno adottabili
Nuova vita a Milano per i cani di Modica
Giovedì sbarcano a Linate 14 dei senzatetto scampati all'abbattimento deciso dopo l'aggressione di un bimbo


MILANO - Avrebbero potuto finire i loro giorni con un proiettile in corpo, riversi sulla strada o sulla spiaggia del lungomare, prima di essere raccolti e portati in un centro specializzato per il loro incenerimento. Invece, dopo lo stop agli abbattimenti deciso dal sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, quattordici cani che facevano parte della pattuglia dei randagi di Modica, balzati tristemente agli onori delle cronache dopo l'aggressione e l'uccisione, da parte di altri randagi, di un bambino di dieci anni, cercheranno una nuova vita a Milano e dintorni.
Due cuccioli recuperati tra la spazzatura.
NUOVE FAMIGLIE - Arriveranno giovedì in tarda mattinata all'aeroporto di Linate: alcuni di loro hanno già una destinazione, essendo stati adottati a distanza; per chi invece ancora una nuova casa (e in alcuni casi una prima casa) non ce l'ha, si apriranno i cancelli di un canile nei pressi dello scalo aeroportuale dove potranno essere visitati assieme agli altri trovatelli che già vi risiedono da eventuali famiglie desiderose di accogliere un cane nella propria casa.
Jerry, cane simbolo dei randagi siciliani.
I cani (4 adulti e 10 cuccioli) arriveranno nel capoluogo lombardo accompagnati da Valentina Raffa, la responsabile della sezione di Ragusa dell'Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali), che sul territorio ragusano è praticamente l'unica a prodigarsi per far fronte a innumerevoli emergenze. Tra i quattrozampe che sbarcheranno a Milano ci sono anche Jerry, diventato il simbolo dei randagi: Flipper, un cane che arriva con un'infezione ad una zampa, 4 cuccioli piccoli (futura taglia medio e piccola) e 2 cuccioli tipo pastore tedesco. Una parte dei cani, tra cui quattro cuccioli di taglia piccola e una cagnetta di sette kg - arriveranno con volo cargo.