martedì 13 ottobre 2009

ANIMALI: ANCHE IN ITALIA LINEA DURA, REATO TRAFFICO MA ANCHE TAGLIO CODA


(ASCA) - Roma, 13 ott - ''Una grande alleanza con il Ministro Frattini e un forte impegno per porre fine al traffico vergognoso e illegale di cuccioli . Finalmente con l'approvazione del Ddl di ratifica della Convenzione Europea sulla protezione degli animali da compagnia il traffico illecito di cuccioli sara' reato ''. Cosi', il sottosegretario alla Salute Francesca Martini che oggi, insieme al Ministro degli Esteri Franco Frattini ha presentato il Disegno di Legge di ratifica della Convenzione Europea sulla protezione degli animali da compagnia.'' Avevamo fatto una promessa in questo senso diversi mesi fa e sono orgogliosa di poter dire che l'abbiamo mantenuta'', ha aggiunto.Il ddl e' stato approvato dal Consiglio dei Ministri del 2 ottobre scorso. Con questo atto normativo, oltre a ratificare la Convenzione del Consiglio d'Europa di Strasburgo emanata nel lontano 1987, sono state introdotte importanti modifiche al Codice Penale.In particolare, il taglio della coda, delle orecchie, e altre mutilazioni non motivate da esigenze terapeutiche, sono diventati reati penali attraverso la modifica dell'art. 544 ter del Codice Penale.Inoltre, e' stato introdotto il reato di traffico illecito di cani e gatti con un inasprimento delle pene in caso di cuccioli di eta' inferiori a otto settimane. Infine sono previste sanzioni anche per chiunque introduce nel territorio nazionale cani e gatti non identificati e sprovvisti di certificazione sanitaria cosi' come previsto dalla normativa vigente.L'Italia introduce legalmente annualmente diverse partite di cuccioli, destinati ai vari negozi di animali per la successiva commercializzazione, da Paesi comunitari quali, ad esempio, Ungheria Slovacchia, Repubblica Ceca e Polonia. Non vengono invece effettuate importazioni commerciali di cuccioli dai Paesi terzi.Gli scambi commerciali con i Paesi membri dell'Unione europea sono disciplinati da specifiche norme comunitarie che fissano concrete condizioni e le necessarie garanzie per tutelare la salute e il benessere degli animali.Le ditte che vogliono importare i cuccioli devono essere registrate presso gli Uffici veterinari per gli adempimenti comunitari (Uvac) e notificare preventivamente l'arrivo a destino degli animali alle Autorita' sanitarie.Inoltre, anche lo Stato membro che spedisce gli animali comunica preventivamente alle Autorita' dello Stato destinatario, attraverso il sistema informatizzato TRACES, l'avvenuto rilascio della certificazione sanitaria per lo scambio commerciale: quanto appena delineato permette alle Autorita' veterinarie di poter predisporre controlli puntuali e mirati a destino.res-mpd/cam/rob

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