Tratta di cuccioli, fino a 15 mesi di carcere.
Sanzioni penali per operazioni «estetiche» a coda e orecchie
Sanzioni penali per operazioni «estetiche» a coda e orecchie
ROMA — Mai più cuccioli clandestini. La tratta di cani, gatti importati in Italia per vie illegali subisce un duro colpo dopo l’approvazione di una legge severa in Consiglio dei ministri. I trafficanti saranno puniti con pene severe, fino a quindici mesi di reclusione e anche più se gli animali hanno meno di otto mesi. È uno dei puntI fondamentali del provvedimento proposto dal ministro degli Esteri, Franco Frattini, per recepire una vecchia Convenzione europea. Diventano penali altri reati ai danni dei più deboli. Abbandono, maltrattamento, taglio di coda e orecchie per fini estetici e in generale tutti gli interventi chirurgici che generano sofferenza, comprese l’asportazione di unghie e denti.La legge dovrà essere esaminata da Camera e Senato ed essere votata entro Natale, come ha annunciato Frattini: «La Convenzione riguarda milioni di famiglie italiane. Solo negli ultimi undici mesi circa 70 mila cuccioli sono arrivati nel nostro Paese illegalmente. Un fenomeno di dimensioni inaccettabili ». Sanzioni per i negozianti che si prestano a vendere cuccioli senza certificato, rischi di vedersi ritirare la licenza per i trasportatori.Il provvedimento si inserisce in un quadro di iniziative legislative a favore degli animali che acquistano diritti propri di tutti gli esseri «senzienti». È appena stata presentata una sorta di testo unico su iniziativa del sottosegretario al Welfare, Francesca Martini: «La ratifica della Convenzione firmata nel 1997 a Strasburgo è il risultato della collaborazione col ministero degli Esteri. Vengono introdotte importanti novità. In particolar modo, taglio di orecchie e coda diventano reati penali attraverso la modifica dell’articolo 544ter del Codice penale. Pene severe anche per chi porta in Italia cani o gatti non identificati e sprovvisti di certificazione».L’Associazione nazionale medici veterinari (Anmvi) attendeva da tempo: «Il traffico illegale non sembra avere inflessioni e abbiamo difficoltà a fronteggiarlo perché è causa di gravi problemi sanitari». Carla Rocchi, presidente dell’Enpa, Ente protezione animali descrive una realtà drammatica: «Le frontiere sono un colabrodo. I cuccioli importati con viaggi faticosi per ogni via muoiono o si ammalano. Sono accompagnati da falsa certificazione per essere venduti come provenienti da allevamenti italiani».
Margherita De Bac
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