martedì 9 novembre 2010

Animali e divorzi, arriva l’accordo prematrimoniale per decidere a chi andrà Fido


I numeri parlano chiaro: nei primi dieci mesi del 2010, 2.300 famiglie e coppie di fatto si sono rivolti all’Aidaa, l’associazione italiana per la difesa di animali e ambiente, per avere consulenze in merito alla gestione futura degli animali di casa in caso di separazione o divorzio: le potenziali dispute riguardavano 1342 casi di cani, 540 di gatti, 222 casi relativi a più di un animale, oltre a liti su furetti, pappagalli e persino pesci tropicali.
Un tema importante, questo della conflittualità sulla gestione degli animali domestici, che sfocia a volte in casi di rapimenti e denunce o in casi di animali utilizzati come mezzo di ricatto del partner, soprattutto nei casi di coppie di fatto. Nei casi di regolare matrimonio, infatti, la questione degli animali di casa può essere affrontata in sede di separazione legale.
Per questo, l’Aidaa ha deciso di offrire un servizio di consulenza legale, tramite lo sportello online “sportelloanimali@libero.it“, a tutti coloro che intendono sposarsi o andare a convivere e che posseggono animali in condivisione. Dal 15 novembre le coppie potranno essere assistite da un legale nel redigere un contratto prematrimoniale, con valore di scrittura privata, che potrà essere usato in caso di separazione o di non rispetto dei termini dell’accordo.

lunedì 8 novembre 2010

Animali: il traffico dei cuccioli è reato


Finalmente il traffico dei cuccioli è un reato grave, speriamo che questo basti a scoraggiare questo orribile mercato che fa arricchire le persone a discapito di un po’ di umanita verso gli animali. I cuccioli vengono sottratti precocemente alle loro mamme, che sono costrette a continue gravidanze, e poi vengono sottoposti a lunghi e infernali viaggi verso paesi stranieri in cui non solo chissà che fine fanno ma spesso non riescono nemmeno a sopravvivere al viaggio. Una tortura triste e orrenda che adesso ha sanzioni molto più severe.

sabato 23 ottobre 2010

Autismo: cane alleato contro lo stress per i bimbi autistici


Il cane si sa è il migliore amico dell’uomo, un tenero e affidabile compagno a quattro zampe, fedele e devoto, che assicura coccole e affetto. Un buon amico, ma soprattutto, secondo una recente ricerca scientifica, un insospettabile alleato contro lo stress per i bambini che soffrono di autismo. Particolarmente sensibili, introversi, riescono difficilmente a intessere relazioni interpersonali, i piccoli autistici troverebbero in Fido un vero porto sicuro, un antistress scodinzolante. 
Proprio così, un cane in casa è la medicina migliore contro lo stress dei bambini autistici, il vero toccasana per il loro benessere quotidiano, che secondo lo studio, pubblicato sulle pagine della rivista Psychoneuroendocrinology, li aiuterebbe a vivere davvero meglio.  
Nel corso della sperimentazione, i ricercatori hanno affidato a quarantadue famiglie, con un figlio affetto dalla patologia, un cane addestrato in modo specifico, per affrontare senza agitarsi le eventuali crisi del bambino, hanno sottoposto ai famigliari un questionario sul comportamento e sui disturbi legati all’autismo e hanno misurato il livello degli ormoni associati allo stress nei bambini, prima e dopo l’arrivo del nuovo membro della famiglia a quattro zampe.
Confrontando i dati emersi, il merito di Fido è stato lampante: l’ansia è diminuita, così come lo stress e gli episodi di crisi o capricci del piccoli autistici, che sono scesi da 33 a 25.
“Non ho mai notato un cambiamento così drastico prima, lo studio ha dimostrato che i cani hanno un forte impatto sulla salute dei bambini autistici” ha sottolineato una delle ricercatrici che ha partecipato allo studio.

martedì 19 ottobre 2010

Investe un cane e scappa. Scatta la multa da 389 euro


Ascoli Piceno, 19 ottobre 2010 - Ad Ascoli è stato applicato per la prima volta il nuovo articolo 189 del Codice della Strada, che sanziona i pirati della strada che non soccorrono gli animali. La polizia stradale ha multato di 389 euro un automobilista straniero che ha investito un cane e non si è fermato a soccorrerlo.
La vicenda è avvenuta sabato, in via Piceno Aprutina, ma la notizia è giunta solo oggi. L’investitore mentre era alla guida di una Mercedes, ha travolto un pastore tedesco che attraversava la strada. Dopo l’urto, l’uomo ha proseguito la marcia come se niente fosse. Alla rotatoria successiva è tornato indietro, ha dato un’occhiata senza scendere dalla vettura, ha visto che l’animale era morto e ha proseguito. A chiamare il 113 sono stati alcuni passanti.

lunedì 18 ottobre 2010

Il tuo cane è ottimista?


Un recente studio britannico sembrerebbe dimostrare che anche i cani hanno aspettative precise nei confronti della vita e dei padroni. E se vengono disattese il nostro amico peloso può reagire male e manifestare i disturbi tipici degli ansiosi. (Riccardo Galli, 18 ottobre 2010)


Anche Fido può essere pessimista o ottimista nei confronti della vita. L’inattesa rivelazione arriva dalla Gran Bretagna, dove un team di ricercatori dell’ Università di Bristol ha studiato il comportamento dei cani quando vengono separati dai loro padroni, momento solitamente "difficile" per la maggior parte dei nostri amici a quattro zampe.

Che ansia
Michael Mendl e i suoi colleghi hanno analizzato un gruppo di 24 cani ospiti di un canile per alcuni giorni: dopo averli fatti giocare e divertire uno per uno, li hanno lasciati soli per alcuni minuti riprendedoli con una telecamera. I filmati sono serviti per attribuire un punteggio allo stato di ansia manifestato dai cani in seguito al temporaneo abbandono.
Alcuni degli animali sono rimasti tranquilli e al massimo si sono un po’ intristiti, mentre altri hanno iniziato ad abbaiare, uggiolare e distruggere gli arredi del locale.
Nei giorni successivi, i ricercatori hanno insegnato ai cani che avrebbero potuto trovare un contenitore con del cibo in un angolo della stanza, mentre nell’angolo opposto avrebbero trovato il contenitore vuoto. Hanno poi piazzato il contenitore in una zona dubbia (al centro della stanza) e hanno analizzato il comportamento degli animali.

Aspettative... canine

Quelli che in seguito all’abbandono si erano dimostrati più tranquilli sono corsi verso il contenitore, mentre la maggior parte dei più ansiosi ha guardato al contenitore con un certo disinteresse. Secondo gli studiosi gli animali del primo gruppo erano convinti di trovarlo pieno di cibo, mentre i secondi si aspettavano di trovarlo vuoto.
"Sappiamo che negli esseri umani lo stato d’animo influisce sulle aspettative, ma il nostro studio ha dimostrato che questo accade anche nei cani" spiega Mendl.
"I proprietari dei cani interpretano in modo molto diverso lo stato d’animo dei loro animali: alcuni si preoccupano ogni volta che li lasciano soli, altri sono convinti che il cane sia felice anche se in casa non c’è nessuno e che i tappeti rosicchiati e i bisognini lasciati in giro siano un dispetto fatto di proposito" afferma il ricercatore. "In realtà anche i cani hanno sentimenti ed emozioni e le manifestazioni di ansia vanno segnalate al veterinario che interverrà nel modo più opportuno".

I cani del Sud trovano casa sotto la Mole


Sono in molti a rivolgersi a Internet per cercare e condividere informazioni su nutrizione, servizi e novità per migliorare la cura dei loro amici a quattro zampe. Oltre alla cosiddetta "Petcare", i social network possono servire come utile canale di adozione, come nel caso di questi cani, provenienti dal Sud Italia e portati nelle famiglie torinesi grazie ad associazioni operanti sul Web.

domenica 17 ottobre 2010

Roma Capitale dei gatti randagi, al Verano un modello da imitare


Il mensile «Quattro Zampe»: al cimitero un ricovero esempio da seguire per i felini senza padrone

ROMA - Per molti, è la Capitale dei gatti. E non a torto. Tra le tante ordinanze dei comuni italiani che ostacolano (o in taluni casi vietano) la cura degli animali randagi, da Roma arriva un modello per gli amici gatti: il cimitero monumentale del Verano, ricovero per una affollata colonia felina. Lo rivela il mensile Quattro Zampe che, in ottobre, dedica un dossier alle ordinanze sul tema randagismo.

MODELLO «VERANO»
– Secondo il mensile, il Verano è senza dubbio un esempio da seguire per la cura dei gatti: 428 mici randagi vivono indisturbati nell’area monumentale, grazie anche alle scelte di buonsenso messe in atto dal direttore dei servizi cimiteriali dell’Ama e dall’associazione onlus Animal Welfare. L’area ospita 34 postazioni dedicate all’alimentazione dei gatti, di cui 14 «Cat Cottage», e 20 cassepanche mobili verdi in materiale plastico. Nelle singole postazioni viene quotidianamente portato cibo per la colonia felina: i gatti accedono per mangiare e, così, tengono lontano i topi.


LA CAPITALE DEI GATTI
– Altro particolare non trascurabile: all’interno delle mura del Verano, i felini vivono con un rischio minimo di finire sotto una macchina. Ma i gatti di Roma non sono curati sono tra le mura del Verano: oltre all’opera delle «gattare» (le signore che li curano negli androni dei condomini e non solo), esistono colonie feline anche Torre Argentina, Piramide e nella Città Universitaria della Sapienza. Sulle pagine di Quattro Zampe, il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, ricorda, inoltre che «privarli i randagi del sostentamento rientra nel reato di maltrattamento e non risolve il problema del randagismo».
NORME E RANDAGISMO – Eppure, negli anni, le norme comunali contro i randagi non sono mancate: a Siracusa, Siliqua in provincia di Cagliari, Monte di Procida, Altavilla Irpina. Tra le regole ricordate da Quattro Zampe per i randagi, ci sono quelle di «alimentare e abbeverare i randagi lontano da centri abitati e zone affollate, provvedere alla sterilizzazione, vaccinazione e microchippatura tramite servizio veterinario locale». Per contrastare eventuali norme anti-randagi, gli animalisti consigliano di «farsi dare la copia integrale dell’ordinanza dal Comune, leggerla attentamente e farla anche controllare da un avvocato; segnalare il caso alle associazione animaliste che metteranno in moto il loro ufficio legale».
Simona De Santis

martedì 9 febbraio 2010

ANIMALI: LAV, PER S.VALENTINO REGALARE ADOZIONE A DISTANZA CANE

Asca

(ASCA) - Roma, 9 feb - Anche quest'anno la LAV suggerisce di festeggiare San Valentino regalando alla persona amata l'adozione a distanza di uno dei cani salvati dall'Associazione in questi anni, dai combattimenti clandestini o da situazioni di totale degrado e maltrattamento.
Con un contributo di almeno 30 euro, infatti, si puo' procedere all'Adozione una tantum di Yoghi, Billy o Penna Bianca: basta procedere al versamento on line , indicare nome e indirizzo e.mail del destinatario del regalo, e la LAV gli inviera' un certificato elettronico, nella nuova versione pensata proprio per S. Valentino, con i nomi dei due innamorati.
Ogni donazione consentira' alla LAV di sostenere il mantenimento di Yoghi, vivacissimo nonostante si muova solo grazie a un carrellino a causa di una grave lesione midollare che gli ha paralizzato le zampe posteriori; di Billy, che ha riacquistato la fiducia nell'uomo dopo un lungo percorso di rieducazione, necessario a fargli dimenticare anni di maltrattamenti e addestramento alla violenza, e di Penna Bianca, il cui percorso di recupero psico-comportamentale non e' ancora completo, a causa dei forti condizionamenti subiti.

La LAV invita anche i single a regalarsi l'adozione a distanza di uno di questi cani, per celebrare con un gesto d'amore la festa di San Faustino, a loro dedicata.

Su www.cambiamenu.it i consigli della LAV per un S.Valentino davvero speciale, con un menu ricco di sapori insoliti: succo piccantino di mele & crostini con pesto di rucola e mais per l'antipasto, seguito da un risotto al te' nero affumicato e cipolline dolci per primo. Per secondo, seitan all'aceto balsamico e radicchio di Treviso, accompagnato da un'insalatina colorata con melagrana e semi tostati e una purea di sedano rapa al peperoncino. E per concludere in dolcezza, un delizioso strudel di pere al cioccolato pungente.

res-mpd/sam/bra

Visite veterinarie gratuite per cani e gatti Al via la «Stagione della prevenzione»


Sono 3.200 i medici che aderiscono alla campagna di Anmvi e Hill's.
Per tutto marzo i controlli sui "pet" di casa

MILANO - Solo il 25% degli italiani che possiedono cani o gatti li porta regolarmente dal veterinario per una visita di controllo a cadenza quanto meno annuale. Una percentuale molto bassa, considerando l'importanza della prevenzione in un contesto come quello che si è andato delineando degli ultimi anni, che vede un aumento della vita media non solo per gli uomini ma anche per i loro amici a quattro zampe. E proprio per cercare di invertire questa tendenza, torna per il quinto anno la «Stagione della prevenzione», l'iniziativa promossa dall’Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi) e da Hill’s Pet Nutrition, con il patrocinio della Federazione nazionale degli ordini veterinari e del ministero della Salute. E proprio il sottosegretario Francesca Martini, titolare della delega sulla veterinaria, ha sottolineato l'importanza della prevenzione come atto di responsabilizzazione in primo luogo dei proprietari di animali: «Chi decide di assumersi la responsabilità della vita di un animale - ha sottolineato l'on Martini - ha il dovere di assicurargli il benessere psicofisico».

UN MESE DI VISITE - La campagna coinvolge circa 3.200 medici veterinari in tutta Italia che nel mese di marzo saranno disponibili per visitare gratuitamente presso i rispettivi studi cani e gatti di tutti coloro che vorranno aderire all'iniziativa. Già da mercoledì 10 febbraio sarà possibile visitare il sito internet stagionedellaprevenzione.it o telefonare al numero verde 800189612 (che sarà operativo nei prossimi giorni) per conoscere i nominativi e gli indirizzi dei medici che hanno dato la propria disponibilità, così da fissare l'appuntmento per il check up di Fido e Fuffy. Nel 2009 sono state 14 mila le visite effettuate e hanno permesso di evidenziare 4 mila casi di animali domestici con patologie che altrimenti sarebbero state trascurate. «L'iniziativa - spiega Marina Debernardi, amministratore delegato di Hill's Italia - ha come obiettivo il confronto tra proprietari e veterinari: sono loro i veri artefici della salute degli animali». Un dialogo che però spesso manca, come confermano i dati della precedente edizione: il 70% delle visite ha riguardato «nuovi» pazienti. «In tempi di crisi economica - sottolinea ancora la dottoressa Debernardi, che è a sua volta medico veterinario - iniziative come queste possono essere uno stimolo alle famiglie a non considerare la salute dei loro amici di casa come un qualcosa di superfluo».

«NON SONO BENI DI LUSSO» - Un tema, quello dei costi a carico delle famiglie, richiamato anche da Carlo Scotti, presidente dell'Anmvi: «Cani e gatti per la nostra legislazione fiscale sono considerati beni di lusso - sottolinea - e non a caso su tutto quello che li riguarda, a partire dalle prestazioni mediche, è prevista un Iva al 20%. Questo significa non riconoscere il ruolo sociale che gli animali domestici hanno nelle nostre vite. Sarebbe opportuno insistere sulla strada del riconoscimento del loro ruolo nelle famiglie e pensare ad un fisco etico anche sul fronte veterinario. Anche questo aiuta i cittadini nella detenzione del proprio animale».

Al. S.