martedì 9 novembre 2010
Animali e divorzi, arriva l’accordo prematrimoniale per decidere a chi andrà Fido
lunedì 8 novembre 2010
Animali: il traffico dei cuccioli è reato
- La sanzione minima e massima per uccisione di animali è aumentata, adesso si rischia da quattro mesi a due anni, contro i precedenti da tre mesi a diciotto mesi.
- Il maltrattamento degli animali è passato da tre mesi a un anno di reclusione o con la multa da 3.000 a 15.000 euro a da tre a diciotto mesi di reclusione o con la multa da 5.000 a 30.000 euro.
- Per quanto riguarda le mutilazioni ad animali da compagnia, sono assolutamente vietati: il taglio della coda; il taglio delle orecchie; la recisione delle corde vocali; l’asportazione delle unghie e dei denti.
- Il traffico illecito di animali da compagnia, è una novità, è sarà punito con la reclusione da tre mesi a un anno e multa da 3.000 a 15.000 euro.
- Introduzione, trasporto e cessione illecita di animali da compagnia, che è riferito ad un privato e non solo ad un’oraganizzazione come il punto precedente, e questo comporta “100 a 1000 euro per ogni animale introdotto nel territorio nazionale, cani o gatti privi di sistemi di identificazione individuale, microchip o tatuaggio; da 500 a 1000 euro per ogni animale introdotto nel territorio nazionale, animali da compagnia in violazione della legislazione vigente, assenza delle necessarie certificazioni sanitarie e, ove richiesto, di passaporto individuale”
Gianluca Felicetti, presidente della LAV Lega Antivivisezione, ha dichiarato: “Questa Legge è un atto di civiltà perché, fra gli altri obiettivi, rende praticabile quello dello scoraggiamento del mercato degli animali e ora per le nuove e più grandi responsabilità impone allo Stato e alle Regioni Autonome di rafforzare le Polizie locali e nazionali nelle attività specializzate a reprimere i reati contro gli animali. Abbiamo dovuto lottare due anni per ottenere la nuova Legge e ora siamo già al lavoro per realizzare le iniziative per la sua piena ed efficace applicazione”.
sabato 23 ottobre 2010
Autismo: cane alleato contro lo stress per i bimbi autistici
Nel corso della sperimentazione, i ricercatori hanno affidato a quarantadue famiglie, con un figlio affetto dalla patologia, un cane addestrato in modo specifico, per affrontare senza agitarsi le eventuali crisi del bambino, hanno sottoposto ai famigliari un questionario sul comportamento e sui disturbi legati all’autismo e hanno misurato il livello degli ormoni associati allo stress nei bambini, prima e dopo l’arrivo del nuovo membro della famiglia a quattro zampe.
Confrontando i dati emersi, il merito di Fido è stato lampante: l’ansia è diminuita, così come lo stress e gli episodi di crisi o capricci del piccoli autistici, che sono scesi da 33 a 25.
“Non ho mai notato un cambiamento così drastico prima, lo studio ha dimostrato che i cani hanno un forte impatto sulla salute dei bambini autistici” ha sottolineato una delle ricercatrici che ha partecipato allo studio.
martedì 19 ottobre 2010
Investe un cane e scappa. Scatta la multa da 389 euro
lunedì 18 ottobre 2010
Il tuo cane è ottimista?
Un recente studio britannico sembrerebbe dimostrare che anche i cani hanno aspettative precise nei confronti della vita e dei padroni. E se vengono disattese il nostro amico peloso può reagire male e manifestare i disturbi tipici degli ansiosi. (Riccardo Galli, 18 ottobre 2010)
Anche Fido può essere pessimista o ottimista nei confronti della vita. L’inattesa rivelazione arriva dalla Gran Bretagna, dove un team di ricercatori dell’ Università di Bristol ha studiato il comportamento dei cani quando vengono separati dai loro padroni, momento solitamente "difficile" per la maggior parte dei nostri amici a quattro zampe.
Che ansia
Michael Mendl e i suoi colleghi hanno analizzato un gruppo di 24 cani ospiti di un canile per alcuni giorni: dopo averli fatti giocare e divertire uno per uno, li hanno lasciati soli per alcuni minuti riprendedoli con una telecamera. I filmati sono serviti per attribuire un punteggio allo stato di ansia manifestato dai cani in seguito al temporaneo abbandono.
Alcuni degli animali sono rimasti tranquilli e al massimo si sono un po’ intristiti, mentre altri hanno iniziato ad abbaiare, uggiolare e distruggere gli arredi del locale.
Nei giorni successivi, i ricercatori hanno insegnato ai cani che avrebbero potuto trovare un contenitore con del cibo in un angolo della stanza, mentre nell’angolo opposto avrebbero trovato il contenitore vuoto. Hanno poi piazzato il contenitore in una zona dubbia (al centro della stanza) e hanno analizzato il comportamento degli animali.
Aspettative... canine
Quelli che in seguito all’abbandono si erano dimostrati più tranquilli sono corsi verso il contenitore, mentre la maggior parte dei più ansiosi ha guardato al contenitore con un certo disinteresse. Secondo gli studiosi gli animali del primo gruppo erano convinti di trovarlo pieno di cibo, mentre i secondi si aspettavano di trovarlo vuoto.
"Sappiamo che negli esseri umani lo stato d’animo influisce sulle aspettative, ma il nostro studio ha dimostrato che questo accade anche nei cani" spiega Mendl.
"I proprietari dei cani interpretano in modo molto diverso lo stato d’animo dei loro animali: alcuni si preoccupano ogni volta che li lasciano soli, altri sono convinti che il cane sia felice anche se in casa non c’è nessuno e che i tappeti rosicchiati e i bisognini lasciati in giro siano un dispetto fatto di proposito" afferma il ricercatore. "In realtà anche i cani hanno sentimenti ed emozioni e le manifestazioni di ansia vanno segnalate al veterinario che interverrà nel modo più opportuno".
I cani del Sud trovano casa sotto la Mole
Sono in molti a rivolgersi a Internet per cercare e condividere informazioni su nutrizione, servizi e novità per migliorare la cura dei loro amici a quattro zampe. Oltre alla cosiddetta "Petcare", i social network possono servire come utile canale di adozione, come nel caso di questi cani, provenienti dal Sud Italia e portati nelle famiglie torinesi grazie ad associazioni operanti sul Web.
domenica 17 ottobre 2010
Roma Capitale dei gatti randagi, al Verano un modello da imitare
martedì 9 febbraio 2010
ANIMALI: LAV, PER S.VALENTINO REGALARE ADOZIONE A DISTANZA CANE
(ASCA) - Roma, 9 feb - Anche quest'anno la LAV suggerisce di festeggiare San Valentino regalando alla persona amata l'adozione a distanza di uno dei cani salvati dall'Associazione in questi anni, dai combattimenti clandestini o da situazioni di totale degrado e maltrattamento.
Con un contributo di almeno 30 euro, infatti, si puo' procedere all'Adozione una tantum di Yoghi, Billy o Penna Bianca: basta procedere al versamento on line , indicare nome e indirizzo e.mail del destinatario del regalo, e la LAV gli inviera' un certificato elettronico, nella nuova versione pensata proprio per S. Valentino, con i nomi dei due innamorati.
Ogni donazione consentira' alla LAV di sostenere il mantenimento di Yoghi, vivacissimo nonostante si muova solo grazie a un carrellino a causa di una grave lesione midollare che gli ha paralizzato le zampe posteriori; di Billy, che ha riacquistato la fiducia nell'uomo dopo un lungo percorso di rieducazione, necessario a fargli dimenticare anni di maltrattamenti e addestramento alla violenza, e di Penna Bianca, il cui percorso di recupero psico-comportamentale non e' ancora completo, a causa dei forti condizionamenti subiti.
La LAV invita anche i single a regalarsi l'adozione a distanza di uno di questi cani, per celebrare con un gesto d'amore la festa di San Faustino, a loro dedicata.
Su www.cambiamenu.it i consigli della LAV per un S.Valentino davvero speciale, con un menu ricco di sapori insoliti: succo piccantino di mele & crostini con pesto di rucola e mais per l'antipasto, seguito da un risotto al te' nero affumicato e cipolline dolci per primo. Per secondo, seitan all'aceto balsamico e radicchio di Treviso, accompagnato da un'insalatina colorata con melagrana e semi tostati e una purea di sedano rapa al peperoncino. E per concludere in dolcezza, un delizioso strudel di pere al cioccolato pungente.
res-mpd/sam/bra
Visite veterinarie gratuite per cani e gatti Al via la «Stagione della prevenzione»
Sono 3.200 i medici che aderiscono alla campagna di Anmvi e Hill's.
Per tutto marzo i controlli sui "pet" di casa
MILANO - Solo il 25% degli italiani che possiedono cani o gatti li porta regolarmente dal veterinario per una visita di controllo a cadenza quanto meno annuale. Una percentuale molto bassa, considerando l'importanza della prevenzione in un contesto come quello che si è andato delineando degli ultimi anni, che vede un aumento della vita media non solo per gli uomini ma anche per i loro amici a quattro zampe. E proprio per cercare di invertire questa tendenza, torna per il quinto anno la «Stagione della prevenzione», l'iniziativa promossa dall’Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi) e da Hill’s Pet Nutrition, con il patrocinio della Federazione nazionale degli ordini veterinari e del ministero della Salute. E proprio il sottosegretario Francesca Martini, titolare della delega sulla veterinaria, ha sottolineato l'importanza della prevenzione come atto di responsabilizzazione in primo luogo dei proprietari di animali: «Chi decide di assumersi la responsabilità della vita di un animale - ha sottolineato l'on Martini - ha il dovere di assicurargli il benessere psicofisico».
UN MESE DI VISITE - La campagna coinvolge circa 3.200 medici veterinari in tutta Italia che nel mese di marzo saranno disponibili per visitare gratuitamente presso i rispettivi studi cani e gatti di tutti coloro che vorranno aderire all'iniziativa. Già da mercoledì 10 febbraio sarà possibile visitare il sito internet stagionedellaprevenzione.it o telefonare al numero verde 800189612 (che sarà operativo nei prossimi giorni) per conoscere i nominativi e gli indirizzi dei medici che hanno dato la propria disponibilità, così da fissare l'appuntmento per il check up di Fido e Fuffy. Nel 2009 sono state 14 mila le visite effettuate e hanno permesso di evidenziare 4 mila casi di animali domestici con patologie che altrimenti sarebbero state trascurate. «L'iniziativa - spiega Marina Debernardi, amministratore delegato di Hill's Italia - ha come obiettivo il confronto tra proprietari e veterinari: sono loro i veri artefici della salute degli animali». Un dialogo che però spesso manca, come confermano i dati della precedente edizione: il 70% delle visite ha riguardato «nuovi» pazienti. «In tempi di crisi economica - sottolinea ancora la dottoressa Debernardi, che è a sua volta medico veterinario - iniziative come queste possono essere uno stimolo alle famiglie a non considerare la salute dei loro amici di casa come un qualcosa di superfluo».
«NON SONO BENI DI LUSSO» - Un tema, quello dei costi a carico delle famiglie, richiamato anche da Carlo Scotti, presidente dell'Anmvi: «Cani e gatti per la nostra legislazione fiscale sono considerati beni di lusso - sottolinea - e non a caso su tutto quello che li riguarda, a partire dalle prestazioni mediche, è prevista un Iva al 20%. Questo significa non riconoscere il ruolo sociale che gli animali domestici hanno nelle nostre vite. Sarebbe opportuno insistere sulla strada del riconoscimento del loro ruolo nelle famiglie e pensare ad un fisco etico anche sul fronte veterinario. Anche questo aiuta i cittadini nella detenzione del proprio animale».
Al. S.