martedì 28 agosto 2012

Soccorso ai koala, le mamme umane adottano i cuccioli

La Zampa.it

 

Un gruppo di volontari australiani si prende cura
dei piccoli orfanelli per crescerli
in casa fino all'età adulta

australia
Il koala australiano, con il suo pelo morbido e grigio e le sue orecchie da orsacchiotto, ha conquistato i cuori di tutti i bambini e gli adulti del mondo.

Per combattere l'estinzione dell'esemplare, come riportato dal Daily Mail, un gruppo di volontari australiani ha deciso di adottare in casa i cuccioli rimasti orfani, fino all'età adulta.

Il koala è in lotta per riuscire a sopravvivere nel mondo moderno. Una volta, l'animale viveva nelle foreste di eucalipto che si estendevano per 1500 miglia di costa orientale australiana. Oggi, le foreste si sono ridotte notevolmente e non c'è più spazio per la sopravvivenza di tutti gli esemplari. Oltre al problema degli spazi, nel 20°secolo i cacciatori hanno spazzato via gran parte della specie per rivenderne l'apprezzata pelliccia in Europa e America. All'inizio del 2012 il koala è stato inserito nella lista degli animali in via d'estinzione.

Nonostante il tenero aspetto, il koala adulto è il realtà un animale molto aggressivo, gli artigli e le mascelle sono potenti e i denti molto affilati.
Il gruppo di volontari che adotta i piccoli Joeys, così vengono chiamati i cuccioli orfani, è appositamente formato al fabbisogno e al carattere degli esemplari, e una volta vicini all'età adulta, le madri adottive dovranno rilasciarli nella natura.

Il protocollo prevede il rilascio diretto per il koala, ma nei casi in cui il l'animale dovesse avere esigenze di cure o attenzioni particolari, sul procinto dell'età adulta viene traserito nello Zoo Wildlife Hospital a Brisbane. La clinica è stata fondata da Steve Irwind, cacciatore di coccodrilli e famoso documentarista della tv australiana, morto nel 2006 durante un'incidente subacqueo per la realizzazione di un nuovo lavoro sulla barriera corallina.

martedì 14 agosto 2012

Animali in vacanza? L'Emilia batte tutti È la Regione più "ospitale" con 40 spiagge attrezzate per accogliere gli animali al seguito. In ritardo il Mezzogiorno


È l'Emilia-Romagna, seguita da Toscana e Liguria, la Regione con il maggior numero di stabilimenti balneari attrezzati per accogliere gli animali. È quanto risulta dai dati raccolti sul sito vacanzea4zampe.info, che riunisce migliaia di strutture ricettive, ristoranti e spiagge «animal friendly». L'Emilia-Romagna con 40 spiagge precede la Toscana con dodici stabilimenti e la Liguria con dieci. Buona, ma migliorabile, la performance di altre regioni tra cui il Lazio, le Marche, il Veneto e la Sardegna.
«ANCORA DA FARE» - Per l'ex ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, «c'è ancora molta strada da fare perché tutta l'Italia diventi davvero "animal friendly" ma certamente il grande lavoro fin qui svolto e oggi perseguito con la Federazione Italiana Diritti Animali e Ambiente, ha favorito la nascita di un'offerta più inclusiva. Oggi circa il 60 per cento degli alberghi italiani accetta animali domestici». Il Mezzogiorno appare però in ritardo se si considera il numero complessivo delle strutture "pet friendly" per ogni Regione (inclusi hotel, agriturismi, B&B, campeggi, villaggi turistici, case in affitto, affittacamere, residence, dimore storiche, spiagge).
NUOVI ACCORDI - «E' importante colmare questo divario – sottolinea l'ex ministro – visto che ormai sono quasi 30 milioni gli animali domestici nelle nostre case». In quest'ottica, si inquadra l'iniziativa della Federazione italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente, che il 9 giugno scorso ha assegnato i riconoscimenti "Accoglienza a 4 zampe top 2012" alle strutture più "cliccate" sul sito della stessa federazione, appunto vacanzeaquattrozampe.info. I premi sono andati a 39 strutture alberghiere, 28 locali e 10 spiagge del Nord, del Centro e del Sud. L'ex ministro del Turismo è stata anche l'anima dell'accordo stipulato tra l'Associazione nazionale dei Comuni italiani e la Federazione italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente. L'accordo mira promuovere provvedimenti atti a individuare tratti di litorale dedicati ai turisti con cane al seguito e per migliorare la "vita" degli animali da compagnia in città, favorendo il loro accesso in tutti i luoghi pubblici, sui mezzi di trasporto e nei pubblici esercizi.
ANCHE SUI TRENI - In quest'ondata animalista s'inquadra anche l'accordo tra Trenitalia e la stessa Federazione, che ha portato alla apertura delle carrozze di tutti i treni, compresi le Frecce e gli Eurostar, ai cani di qualsiasi taglia